Jack Ma, fondatore di Alibaba, il gigante cinese dell’e-commerce, ha annunciato le dimissioni da amministratore delegato. In una lettera inviata allo staff il dirigente, considerato uno dei “padri” di Internet e una sorta di guru nel settore del management in Cina, ha detto che lascerà il posto di Chief executive il prossimo 10 maggio ma resterà presidente esecutivo.
“In future le mie responsabilità di presidente – ha scritto – si concentreranno su questioni strategiche sotto la guida del nostro consiglio dei direttori e io affiancherò il Ceo nello sviluppo della nostra cultura e del talento, oltre ad aiutare il nostro team a rafforzare l’impegno per la responsabilità sociale”.
Alizila, il sito di notizie in house del gruppo, ha definito le dimissioni di Jack Ma “uno shock” per il mondo dell’industria, ma secondo alcuni analisti non dovrebbe cambiare molto dopo una recente ristrutturazione interna di Alibaba che ha reso il lavoro dell’amministratore delegato meno importante.
La scorsa settimana la società ha annunciato la suddivisione del business in 25 diverse unità, ciascuna guidata da un dirigente. “Questa mossa – ha commentato, parlando con il Financial Times Li Zhi, esperto di Analysis, società di ricerche su Internet di Pechino – ha contribuito a garantire ai capi di ciascuna unità molto più potere e indipendenza e ha ridotto l’importanza dell’amministratore delegato, perciò la scelta fatta da Jack Ma mi sembra naturale”.
Sempre secondo gli analisti, la ristrutturazione in corso all’interno di Alibaba è un ulteriore segnale che il gruppo si sta preparando a un futuro debutto in Borsa. Anche in vista di questa decisione, a maggio scorso Alibaba ha riacquistato per 7,1 miliardi di dollari la partecipazione detenuta da Yahoo nella società. Il colosso informatico americano aveva infatti acquistato il 40% del gruppo cinese nel 2005 per un miliardo di dollari. Ma i rapporti fra i due gruppi erano presto diventati tesi ed erano esplosi nel 2010 quando Yahoo aveva appoggiato Google nelle sue proteste contro la censura in Cina. A maggio Yahoo aveva ha annunciato di aver raggiunto un accordo per dimezzare la sua quota nel gigante cinese del commercio elettronico, scendendo dal 40% al 20%. L’acquirente era la stessa Alibaba, I due gruppi hanno anche raggiunto un’intesa per la cessione dell’ulteriore 20%. “Nel caso di un futuro ingresso in Borsa – avevano spiegato in una nota i due gruppi – Alibaba sarà obbligata o ad acquistare un quarto dell’attuale partecipazione di Yahoo nella società, o ad autorizzare Yahoo a vendere la quota in sede di Ipo”.