Si è chiusa la prima edizione dell’International Executive Program in Project Management (Ieppm) avviato da Ericsson in collaborazione con Luiss Business School, Iese Business School ed Elis Corporate School, “un innovativo percorso di formazione di livello Executive – spiega Ericsson in una nota – dedicato ai project manager senior di Ericsson, appartenenti alle aree del Mediterraneo e del Medio Oriente, per aiutare queste figure nella gestione di progetti complessi in un momento di trasformazione delle industrie, legato all’affermarsi delle tecnologie digitali e dell’Information and Communication Technology”.
Avviato ad Ottobre 2014, il corso è “uno dei primi al mondo di questo genere ed è nato con l’obiettivo di rispondere nel modo più efficace all’evoluzione del business, offrendo ai partecipanti l’opportunità di seguire un percorso accademico completo, che ha visto la partecipazione, in qualità di speaker e ambassador, di importanti top manager appartenenti alle diverse industrie che stanno vivendo una fase di trasformazione digitale”.
Durante l’evento di chiusura, “Future Challenges”, Nunzio Mirtillo, amministratore delegato Ericsson Italia, Maximo Ibarra, Ceo Wind, Carlo Napoli, head of open innovation culture and environment di Enel e Alessandro Capuzzello, head of innovation and technological research di Mediaset, si sono confrontati in una tavola rotonda “sul ruolo sempre più strategico dei project manager e di come questa figura professionale debba essere in grado di gestire le complessità e il cambiamento in un momento di profonda trasformazione delle industrie e dei business”.
“La diffusione delle tecnologie di comunicazione e di informazione, guidata da mobilità, broadband e cloud, sta trasformando la nostra vita privata e professionale. Proprio le nuove tecnologie emergenti stanno cambiando le industrie e il modo stesso in cui il lavoro è organizzato. Per una azienda è quindi fondamentale comprendere questa trasformazione e coglierne le opportunità – afferma Nunzio Mirtillo – Il successo di qualsiasi trasformazione digitale sarà legata alla velocità con cui un’organizzazione riesce ad adattarsi e a rispondere ai cambiamenti del mercato. Per questo, Ericsson che crede nel potenziale delle persone, ha deciso di aumentare ulteriormente gli investimenti nella formazione dei propri project manager”.
“Questa straordinaria operazione di modernizzazione della nostra società, definita digital revolution – sottolinea Paolo Boccardelli, Dean di Luiss Business School – si fonda sulla possibilità di digitalizzare completamente l’esperienza dei consumatori, siano essi utilizzatori di servizi o consumatore di beni. Lo sforzo di modernizzazione e di gestione della complessità che da essa deriva, può essere efficace solo se le aziende hanno a disposizione le risorse umane in grado di rendere operativa la tecnologia su cui si è investito. Le strategie per lo sviluppo del personale non possono quindi prescindere dalla formazione e dalla creazione di percorsi di carriera che integrano le esperienze professionali nel mondo del business con quelle delle tecnologie digitali. Per questo Luiss Business School ha sviluppato una solida collaborazione con un’azienda come Ericsson che fa della digitalizzazione e della gestione della complessità il proprio Dna”.
Il programma, che ha visto la partecipazione di circa 50 senior project manager Ericsson, provenienti da 15 Paesi, è stato sviluppato in moduli, prevedendo la possibilità di eventuali repliche del programma non solo in altre Regioni di Ericsson nel mondo ma anche tra i clienti. Alcuni moduli, in particolare, sono stati ideati sulla base delle necessità del business attuale della Regione Mediterranea, mentre altri hanno approfondito aspetti di imprenditorialità, modelli di business innovativi e gestione del cambiamento: tutte queste tematiche sono state applicate a casi di business concreti proposti dai partecipanti e presentati ad una commissione interna.