Cassa integrazione straordinaria per 632 dipendenti di Almaviva. L’avvio della procedura è stata annunciata nei giorni scorsi ai rappresentanti sindacali dal gruppo.
Si tratta di 620 operatori e 12 lavoratori di staff, rispetto ai circa 800 operatori di call center che lavorano nella sede. Le ragioni che hanno portato l’azienda a questa decisione sono da ricercare nella flessione del mercato (pari al 15% nell’ultimo anno) – spiga il gruppo – nel calo delle tariffe riconosciute dai clienti che genera una sensibile riduzione dei margini di guadagno, ma anche agli standard produttivi e qualitativi del sito di via Lamaro che sarebbero inferiori rispetto a quelli delle altre sedi italiane. A questi fattori si aggiunge il tasso di assenteismo che ;secondo l’azienda, nel sito romano e’ quasi il doppio rispetto ad altri presenti al Sud (Catania) dove la societa’ negli ultimi tempi ha rafforzato i livelli di occupazione giovanile.
A Roma il Gruppo Almaviva – 16mila dipendenti in Italia – occupa 4.900 persone, divise tra servizi informatici e call center. Questa attività impegna 2.600 operatori nelle tre sedi di via Lamaro, Scalo Prenestino e Casal Boccone.
Tra l’altro il 13 agosto i soci di Almaviva hanno deliberato un aumento di capitale di 48 milioni di euro, 15 dei quali versati dalla famiglia Tripi che controlla il Gruppo. Almaviva inoltre ha ottenuto dalle banche un finanziamento per 90 milioni di euro che saranno utilizzati per lo sviluppo e il ripianamento dei debiti provocati dal ritardo dei pagamenti della Pubblica amministrazione.
Domani i lavoratori di Almaviva manifesteranno davanti alla sede del Municipo X di Roma.