Nessuno sportamento a Rende, in provincia di Cosenza, per i lavoratori di Almaviva Concact della sede di Palermo. Il risultato è stato possibile dopo una laboriosa trattativa condotta dalla viceministro allo Sviluppo economico, Teresa Bellanova, che per il Governo ha avuto un ruolo di mediazione tra aziende e sindacati nella vertenza. Un incontro definitivo tra aziende e sindacati, si legge in una nota del Mise, è stato convocato per martedì mattina alle 11 presso il ministero dello Sviluppo economico.
“Ho seguito in prima persona le trattative avendo a cuore e sentendo la responsabilità delle sorti dei lavoratori – afferma Bellanova – per avere questo risultato ho lavorato incessantemente, mettendo a disposizione le strutture e lo staff del ministero con l’obiettivo di evitare uno stravolgimento nella vita delle persone e la perdita di posti di lavoro a Palermo”.
L’ipotesi di lavoro, spiega il ministero dello Sviluppo economico, mira a garantire la salvaguardia dei livelli occupazionali, puntando al ricollocamento delle 395 persone impegnate sulla commessa Enel e attualmente operanti per la società Almaviva Contact nella sede di Palermo. Exprivia, la società vincitrice della gara per la gestione del call center Enel, è disponibile ad assumere 297 risorse a tempo indeterminato. La società Almaviva Contact si impegna invece a mantenere alle proprie dipendenze, nella sede di Palermo, i restanti 98 dipendenti con gli attuali profili orari.
“Exprivia – sottolinea il comunicato del Mise – riconoscerà i diritti di cui godono attualmente i dipendenti di Almaviva. A tutela dei lavoratori, un gruppo di monitoraggio dovrà effettuare incontri di verifica con cadenza quadrimestrale a livello territoriale e nazionale presso il ministero dello Sviluppo economico”.
Se non si fosse raggiunto l’accordo il trasferimento del personale avrebbe dovuto iniziare, secondo quanto comunicato dall’azienda, l’8 novembre, come conseguenza del fallimento della trattativa che ha fatto registrare il 27 ottobre il netto no alla proposta della società subentrante, l’Exprivia di Molfetta, che prevedeva il terzo livello per tutti e la cancellazione degli scatti di anzianità.
Oltre alla vertenza sui trasferimenti, al Mise si era registrata il 27 ottobre anche la fumata nera al tavolo con i sindacati e gli enti locali coinvolti sui 2.500 licenziamenti annunciati dall’azienda, con un nuovo appuntamento allo Sviluppo economico in questo caso previsto per la metà di novembre. In vista di questo nuovo summit la viceministro Teresa Bellanova aveva sottolineato nei giorni scorsi che “l’obiettivo non è la sospensione, ma la revoca dei licenziamenti, la tutela dei livelli occupazionali e la messa in sicurezza di tutti i siti: ma siccome siamo di fronte a più situazioni diverse, dobbiamo essere in grado di dare una lettura condivisa delle possibili soluzioni e farne una sintesi”.