“In riferimento alle assunzioni dei dipendenti ex Almaviva, Exprivia comunica che esse stanno avvenendo nel pieno rispetto di quanto previsto nell’Accordo del Mise sottoscritto lo scorso 8 novembre. L’Accordo prevedeva che Exprivia avrebbe assunto 14 persone full time, 79 part time al 75% e 204 part time al 50% per un totale di 297 persone”. Così Exprivia replica in una nota alle notizie degli ultimi giorni su un possibile “stop” all’accordo con Almaviva Contact per l’assorbimento del personale di Palermo impegnato sulla commessa Enel, che vedrebbe 70 lavoratori rimanere fuori dall’accordo.
“La società – precisa Exprivia – ha ricevuto 32 candidature per le posizioni full time (tra le quali ha selezionato i 14 profili necessari), 106 candidature per le posizioni part-time al 75% (tra le quali ha selezionato i 79 profili necessari) e solo 163 candidature per le posizioni part-time al 50% di cui, al termine dei colloqui e sulla base delle inclinazioni/aspirazioni professionali fatte emergere dai candidati, sono state ritenute idonee alla tipologia di lavoro 145 candidature. Le persone a cui è stata formulata proposta di assunzione sono state 238, e due di esse hanno deciso di declinare l’offerta. Dunque il totale di persone da assumersi nella prossima settimana è pari a 236, inferiore a quanto previsto nell’accordo Mise, per via del numero di candidature sensibilmente più basso rispetto a quello atteso”.
Per settanta dipendenti, quindi, si prospetterebbe il trasferimento nella sede calabrese di Rende, almeno stando a quanto Almaviva ha scritto ai dipendenti, annunciando di aver ricevuto soltanto 227 dimissioni in seguito alle nuove proposte di assunzione in Exprivia, e che “sarà stilata una nuova graduatoria del personale della commessa Enel, in base ai criteri di legge, quali anzianità e carichi familiari e da venerdì 9 dicembre si fornirà comunicazione del trasferimento ai 70 dipendenti interessati”.
“Il processo di selezione e assunzione del personale dipendente impiegato sulla commessa Enel presso la società Exprivia avrebbe dovuto coinvolgere – scrive Almaviva in una nota interna – 297 dipendenti di Almaviva Contact. I dipendenti che hanno manifestato interesse a intraprendere tale processo sono stati 306. Di questi Exprivia si è dichiarata disponibile ad assumerne 257″. Quindi, già 40 in meno rispetto agli accordi. E il motivo starebbe nella “mancata corrispondenza dei profili orari del personale candidatosi con quelli previsti dall’accordo”. “Supponendo che tutti coloro che hanno intrapreso il processo di selezione e assunzione abbiano ricevuto una proposta di assunzione – prosegue la nota di Almaviva – ci saremmo trovati nella condizione di dover procedere al trasferimento di 40 dipendenti verso la sede di Rende”. Ora per trovare una soluzione è stata convocata una nuova riunione al Mise per il 20 dicembre.