Almaviva Palermo e Tim-Open Fiber: questi i due dossier caldi – in ordine di priorità “temporale” – sui quali Salvo Ugliarolo, Segretario generale della Uilcom accende i riflettori a seguito della crisi di governo. In una lettera inviata al direttore di Corcom Mila Fiordalisi, Ugliarolo evidenzia rischi e criticità dovuti a un’eventuale empasse. Empasse che potrebbe compromettere il lavoro portato avanti negli scorsi mesi provocando danni a carico di lavoratori e imprese.
“Caro Direttore, siamo alla vigilia di una ripresa dell’attività lavorativa piena di incognite. Ho seguito l’evolversi di questa “crisi di governo” agostano nata da valutazioni di singoli personaggi che, dati alla mano, hanno deciso di interrompere la vita di un governo. Un esecutivo che in 15 mesi è stato, a mio parere, sotto la sufficienza per le azioni messe in campo nel mondo che noi rappresentiamo nel contesto di parti sociali”: inizia così la lettera inviata al nostro giornale da Ugliarolo.
Call center, Almaviva Palermo il dossier più urgente
La questione più spinosa che Ugliarolo ci tiene a portare in primo piano è la vertenza Almaviva Palermo: “Era già stato calendarizzato, per i primi di settembre un incontro, organizzato dal sottosegretario della Lega Claudio Durigon, incontro che certamente, con l’eventuale nascita di un nuovo governo senza la Lega, salterà facendo ripiombare la vertenza in un buio pericoloso per la tenuta dei livelli occupazionali – evidenzia il Segretario generale della Uilcom -. Infatti la stessa azienda ha dichiarato, nei vari confronti pre-feriali, che in assenza di reali segnali, alla ripresa di settembre avrebbe confermata la volontà di aprire le procedure di licenziamento. Spero che a prescindere dall’evolversi della situazione politica, si possa avere, finalmente, una classe governativa che si assuma la responsabilità di voler aprire, insieme al sindacato e alle aziende con la “A” maiuscola, un serio confronto per superare i tanti problemi presenti nel settore a cominciare dal mondo dei call center”. In questi mesi di governo giallo -verde, malgrado le tante parole, i tanti incontri calendarizzati con il Ministro Di Maio, “gli stessi sono stati puntualmente disdettati, annullati, portando di fatto a non affrontare, mai nulla – è il j’accuse di Ugliarolo – Abbiamo solo perso tempo. Tutto questo malgrado le richieste di sollecitazioni al confronto da parte del sindacato confederale di categoria. Abbiamo persino inviato le nostre proposte, le nostre soluzioni per arrivare costruttivamente alla risoluzione dei tanti problemi che riguardano un settore che coinvolge migliaia e migliaia di lavoratrici e lavoratori”.
Tim-Open Fiber: accordo a rischio sulla rete?
“L’altra cosa che mi preme evidenziare – si legge nella lettera – è l’eventuale danno al lavoro costruttivamente portato avanti dall’amministratore delegato di Tim, Luigi Gubitosi sul tema della Rete in pochi mesi dal suo arrivo alla guida dell’azienda”. Ugliarolo punta il dito contro “le scelte sbagliate della politica nei confronti dell’ex monopolista, abbiamo assistito alla nascita di una nuova rete (Open Fiber) voluta dal governo Renzi – ennesimo schiaffo nei confronti di Tim e dei suoi dipendenti – ora, dopo i segnali “positivi” rispetto ad un confronto serrato per l’unificazione delle due reti, con ok anche dei vertici di Cdp, non vorremmo che l’eventuale nuovo esecutivo entrasse a gamba tesa vanificando quanto di buono si sta provando a definire, dai principali protagonisti, per superare gli sbagli fatti da una classe politica che in passato ha fatto solo errori. Per noi la rete deve essere una sola e Tim deve essere il garante di questa unificazione, insieme a Cdp”.
“Spero, caro Direttore – conclude Ugliarolo che il nuovo eventuale Governo, possa essere più attento al mondo del lavoro, avendo una visione più aperta del ruolo sociale che il sindacato e tutti i corpi intermedi rivestono nella nostra società. Non dei nemici ma dei portatori di proposte per aiutare la politica nell’azione di rilancio del nostro bellissimo Paese”.