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Almaviva protegge con la blockchain le arance rosse di Sicilia Igp

Grazie al “progetto rouge” l’autenticità e l’integrità del prodotto saranno garantite utilizzando la distributed ledger technology. Fulvio Conti: “Il consumatore potrà conoscere la storia di ogni singola confezione attraverso lo smartphone”

Pubblicato il 11 Dic 2019

Arancia rossa

Proteggere da contraffazioni e certificare l’arancia Rossa di Sicilia Igp attraverso la blockchain. E’ l’obiettivo del “progetto rouge” che tramite un bollino tecnologico racconta l’origine e le caratteristiche del prodotto, facilita le procedure doganali e monitora le condizioni e la temperatura delle arance durante il trasporto. Il progetto è stato presentato oggi al convegno “Rouge, l’Arancia Rossa di Sicilia IGP diventa ‘Smart’”, organizzato dal Consorzio di tutela dell’Arancia Rossa di Sicilia Igp con il patrocinio del Mipaaf, presso la Sala Cavour del Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali.

Rouge è in questo caso un acronimo per “Red Orange Upgrading Green Economy”, il progetto promosso dal Consorzio di Tutela dell’Arancia Rossa di Sicilia IGP a partire dal raccolto 2019/2020 per offrire soluzioni di tracciabilità Smart grazie a una piattaforma digitale progettata e realizzata da Almaviva e basata su tecnologia Blockchain, su modelli di Agricoltura 4.0 e sui principi della Green Economy per la tutela di produttori e consumatori.

“Le arance sono un’eccellenza del Made in Italy: oltre il 50% della produzione totale nazionale viene dalla Sicilia, nel 2018 un milione di tonnellate circa su una produzione italiana di un milione e 622 mila tonnellate – spiega Giovanni Selvaggi, presidente del Consorzio di tutela Arance Rosse di Sicilia IGP – Contraffazioni e frodi rappresentano un danno per il consumatore e una perdita per i produttori. La piattaforma nasce per tutelare l’Arancia Rossa di Sicilia IGP e l’esportazione di questo prodotto unico al mondo che, quest’anno, ha raggiunto anche il mercato cinese”.

I principali vantaggi derivanti da Rouge sono il miglioramento delle operazioni di controllo e quindi della tutela della denominazione insieme alla lotta alla contraffazione, la semplificazione degli adempimenti burocratici e la diminuzione della documentazione cartacea, la riduzione degli errori di imputazione dei dati, il monitoraggio del settore da parte dell’Amministrazione e la possibilità di attuare strategie di promozione dell’Arancia Rossa di Sicilia IGP sui mercati nazionali ed internazionali.

“Attraverso un bollino Tag/Nfc apposto sulla cassetta di frutta e sofisticati sensori che verificano le condizioni di viaggio, come l’umidità e la temperatura, l’App permette di monitorare il campo di produzione grazie a un sistema di geolocalizzazione della mappa fornita da fonte pubblica, la data del raccolto, le modalità di conservazione e di distribuzione – sottolinea Fulvio Conti, responsabile Practice Agricoltura e Ambiente di Almaviva – Il consumatore può conoscere tutta la storia di ogni singola confezione di Arancia Rossa di Sicilia IGP attraverso il proprio smartphone”.

Il bollino hi-tech collegato al sistema Blockchain garantisce la riconoscibilità certa dei dati, basati su informazioni provenienti dalla pubblica amministrazione e dalle aziende legate al Consorzio di tutela. Il Progetto infatti unisce le competenze del Crea, che raccoglie ed elabora dati di produzione, dell’Università di Catania che sviluppa modelli economici rispetto ai dati raccolti sul campo a supporto delle decisioni di produzione, del Consorzio e dei soci che tracciano il precorso delle produzioni e di Almaviva quale partner tecnologico.

Con la collaborazione e adesione delle GDO alla filiera, Rouge è di supporto anche nella fase di export. grazie alla certificazione delle GDO, che diventa così garante del prodotto, sarà possibile semplificare e snellire gli adempimenti amministrativi, standardizzando le modalità di controllo e riducendo così tempi e costi dell’intero processo di sdoganamento.

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