Il Gruppo Almaviva, impegnato nell’ambito della responsabilità sociale e costantemente attento ai temi dell’integrazione e delle pari opportunità, ha scelto di riconoscere ai propri dipendenti, senza alcuna discriminazione, il congedo straordinario retribuito, in occasione dell’iscrizione nel registro comunale delle unioni civili, nonché in caso di matrimonio contratto all’estero tra persone dello stesso sesso.
Il Gruppo – che in Italia conta più di 13mila persone – dal primo settembre, tracciando una strada poco battuta nel nostro Paese, allarga i confini del welfare aziendale, consentendo, ai dipendenti iscritti al registro unioni civili o sposati all’estero, il congedo straordinario per un periodo pari a 15 giorni consecutivi e riconoscendo 3 giorni lavorativi di permesso retribuito in caso di decesso o grave infermità del partner.
A ispirare la decisione, basata su principi di parità dei diritti e di rispetto per la libertà individuale, ha contribuito il confronto quotidiano con i tanti dipendenti, con le loro storie e con una realtà sociale articolata.
“Stimolati da alcune vicende personali e prescindendo da ogni orientamento politico, abbiamo ritenuto importante, per una realtà labour intensive, come è Almaviva, offrire a tutti i lavoratori pari diritti e dare riconoscimento, a livello aziendale, alle diffuse situazioni di fatto che rientrano nell’universo delle unioni civili” dice Marina Irace, Direttore risorse umane del Gruppo Almaviva, che conta nel mondo 40mila dipendenti “Uno dei nostri obiettivi è il rispetto e il benessere delle persone: la decisione presa è per noi un investimento di valore che va in questa direzione”.