Almawave ha presentato la domanda di ammissione alle negoziazioni delle proprie azioni ordinarie sul mercato Aim Italia di Borsa Italiana. L’operazione di quotazione viene realizzata interamente in aumento di capitale, compresa l’opzione greenshoe, ed è rivolta a investitori qualificati italiani ed esteri.
Il provvedimento di ammissione è atteso per il 9 marzo. La quotazione è finalizzata a sostenere la crescita sia organica sia per linee esterne, attraverso operazioni di M&A.
“La strategia di Almawave è basata su tecnologie proprietarie evolute e servizi in grado di concretizzare il potenziale dell’Intelligenza Artificiale nell’evoluzione digitale di aziende e pubbliche amministrazioni – ha dichiarato
l’Ad Valeria Sandei – Viviamo una fase importante per il nostro settore, che sarà motore dell’innovazione tecnologica dei prossimi anni, in Italia come all’estero. La quotazione sull’Aim darà nuovo impulso alla nostra crescita, consentendoci di accedere a nuovi capitali, di aumentare la nostra presenza sul mercato e di essere piu’ vicini ai nostri principali stakeholder”.
La società, parte del gruppo Almaviva, nasce come Almaviva Consulting per assumere la denominazione Almawave nel 2010, anno in cui avvia anche la propria controllata brasiliana (Almawave do Brasil). Nel 2013 acquista il controllo della società PerVoice, nata come spin-off della Fondazione Bruno Kessler.
Nel 2017, insieme ad Almaviva e altri partner, si aggiudica 2 lotti della gara Consip per il sistema pubblico di connettività. La società può contare su oltre 100 clienti e più di 30 mila utilizzatori delle proprie piattaforme.
Almawave ha chiuso i primi 9 mesi del 2020 con ricavi pari a 18 milioni di euro, in crescita del 32,8% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, un Ebitda di 4 milioni di euro (+17,3%), un Free Cash Flow operativo prima degli investimenti pari a 5,2 milioni di euro e una generazione di cassa al netto degli investimenti di 2,3 milioni di euro. I risultati si inseriscono in un trend di crescita costante degli ultimi esercizi: tra il 2017 e il 2019 i ricavi sono passati da 13,9 milioni di euro a 21,3 milioni di euro con un incremento medio composto annuo (Cagr) del 24%. Nello stesso triennio l’Ebitda è salito in linea con il fatturato. La forte generazione di cassa, nonostante i robusti investimenti in Ricerca & Sviluppo, è testimonianza ulteriore di solidità e sostenibilità nel percorso di crescita della società.