Ricavi pari a 18 milioni di euro, in crescita del 32,8% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, e con un Ebitda di 4 milioni (+17,3%). E’ la notevole performance con cui Almawave, leader italiano nelle tecnologie Ai (intelligenza artificiale) e nei servizi applicati ai Big data e alla comprensione del linguaggio naturale scritto e parlato, ha chiuso il terzo trimestre del 2020.
I risultati si inseriscono in un trend di aumento costante degli ultimi esercizi. Tra il 2017 e il 2019 i ricavi sono passati da 13,9 a 21,3 milioni con un incremento medio composto annuo (Cagr) del 24%. Nello stesso triennio l’Ebitda è salito in linea con il fatturato, con un Cagr del 23,8%.
Nei primi nove mesi del 2020, inoltre, Almawave ha generato un free cash flow operativo prima degli investimenti pari a 5,2 milioni, mentre la generazione di cassa al netto degli investimenti è stata pari a 2,3 milioni.
“Gli ambiti del nostro business in continua espansione”
«Siamo estremamente soddisfatti dei conti dei primi nove mesi del 2020 — spiega l’amministratore delegato di Almawave, Valeria Sandei – che dimostrano la capacità del gruppo di espandersi continuamente, con un aumento della penetrazione nel mercato e del numero dei clienti. Una crescita molto solida come testimonia il portafoglio ordini, pari a oltre due anni e mezzo di fatturato».
«Almawave si trova in una posizione competitiva unica per rendere operativa l’intelligenza artificiale su svariati ambiti della vita quotidiana, fornendo valore ai clienti – aggiunge -: non abbiamo sviluppato un prodotto, ma una piattaforma, che verticalmente e senza intermediari si adatta a tutte le esigenze. Le competenze dei nostri professionisti nel comprendere il mondo dei Big data fanno poi il resto. Gli ambiti che interessano il nostro business, anche a fronte della pandemia, sono in assoluta espansione, in Italia e nel mondo. In particolare per ciò che riguarda la pubblica amministrazione, che già oggi, per noi, rappresenta oltre la metà dei ricavi: la Digital agenda europea, il Piano al 2025 per l’innovazione, quello Transizione 4.0 ed il tema del Recovery fund sono solo alcune delle opportunità in cui intendiamo continuare a fare la nostra parte. Da partner affidabili e da protagonisti».