Le ultime proposte di Google all’Antitrust Ue per rimediare all’abuso di posizione dominante nelle ricerche online ”non sono accettabili” in quanto ”non riescono a eliminare le nostre preoccupazioni”. Lo ha detto il commissario Ue alla concorrenza Joaquin Almunia in un’intervista a una radio spagnola. Per ora il gigante di Mountain View non avrà una multa, ”la palla è nel suo campo anche se resterà per poco tempo”: quando questa passerà in campo Ue ”allora – ha avvertito Almunia – sarà il momento delle decisioni”.
Già lo scorso 12 aprile a Bruxelles, Google aveva presentato un pacchetto di proposte, in cui si impegnava a rendere chiaramente visibili agli utenti, attraverso un’etichettatura, i risultati delle ricerche che promuovono un suo servizio, distinguendolo così in modo chiaro da quelli dei suoi competitor. La società aveva promesso inoltre i link ai motori di ricerca verticali concorrenti.
Le proposte avrebbero dovuto essere vincolanti per un periodo di 5 anni e il rispetto degli impegni monitorato da un amministratore fiduciario. Ma già quel pacchetto di rimedi non aveva convinto il Commissario Antitrust Joaquin Almunia, che li aveva sottoposti a un market test conclusosi il 27 giugno, chiedendo un parere ai concorrenti di Google e a terze parti. Così a settembre Google ha presentato nuovi impegni per porre fine alle controversie sui propri criteri di indicizzazione. Impegni ora nuovamente sottoposti a test di mercato e al parere di Almunia, nuovamente negativo.