L’INTESA

Almunia “difende” l’accordo con Google: “Opportunità per i concorrenti”

Il responsabile dell’antitrust Ue risponde alle critiche avanzate dai commissari Reding, Barnier e Oettinger e annuncia: “La vertenza sarà chiusa dopo l’estate”

Pubblicato il 15 Mag 2014

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Il capo dell’autorità antitrust europea ha lanciato una forte difesa dello storico accordo con Google, annunciando che il caso potrà essere considerato chiuso entro la fine dell’anno.

La commissione europea, che ha il compito di regolare la concorrenza all’interno dei 28 membri, aveva annunciato il tanto atteso accordo con Google a febbraio, dopo tre anni di indagini sul fatto che il gigante di Mountain View abusasse della sua posizione dominante in Europa, dove conta su una fetta del mercato superiore al 90%.

L’accordo era stato immediatamente criticato dai ricorrenti e dalle associazioni dei consumatori, che denunciavano come a loro avviso l’accordo fosse di poco migliore di quello proposto dal Google.

Una posizione su cui Joaquin Almunia non è assolutamente d’accordo, come ha sottolineato proprio questa mattina a San Gallo, in Svizzera, sostenendo che le concessioni di Google potrebbero offrire “una reale opportunità ai concorrenti di attrarre utenti e quindi e rapidamente diradare ogni preoccupazione sulla competizione”.

“Sono abbastanza sicuro dei miei argomenti – ha aggiunto Almunia – Penso che sia perfettamente possibile chiudere il caso nelle settimane dopo la pausa estiva”.

La commissione Europea aveva preso in esame la causa a novembre 2010, con Google che era accusato di dare priorità ai propri servizi nei risultati delle ricerche, colpendo invece i concorrenti con regole molto più restrittive.

I membri della Commissione europea, compresi Viviane Reding, Michel Barnier and Günther Oettinger, avevano fatto le proprie rimostranze, incontrando in privato Almunia, sul fatto che il capo dell’antitrust Ue avesse annunciato l’accordo senza averli prima consultati. Dal canto proprio Almunia ha a sua volta criticato il modo in cui queste lamentele sono venute allo scoperto: “Sono a favore delle discussioni – ha detto – Ciò che non mi piace affatto è che le opinioni espresse in privato vadano a finire sui giornali. Credo che sia una fuga di notizie irresponsabile”.

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