L’aspetto è quello di un grosso ragno volante con 8 eliche, che in futuro non troppo lontano potrebbe occuparsi di portare a domicilio gli acquisti effettuati su Amazon. Per chi volesse una dimostrazione pratica, proprio in questo fine settimana è stato lanciato un video che fa vedere, passo dopo passo, come funzionerà la consegna con i droni di Amazon “prime air”.
Appena effettuato l’ordine, al centro logistico più vicino la macchina della consegna si mette in moto, l’articolo che acquistato che viene impacchettato e affronta un percorso meccanizzato che lo porterà nelle grinfie del drone, che lo artiglia, esce dal capannone e spicca il sul volo teleguidato. Arriverà davanti alla porta dell’abitazione dell’acquirente in meno di mezz’ora.
E quanto tempo ci vorrà prima che i droni siano effettivamente arruolati e disponibili tra i sistemi di consegna Amazon? A rispondere è il ceo Jeff Bezos, intervistato da Charlie Rose della Cbs nel programma “60 minutes”, individuando in 5 o 6 anni l’orizzonte temporale necessario per l’entrata a regime del nuovo sistema.
L’intervista ha tra l’atro attirato più di una critica negli Usa, perché nonostante la durata consentisse ogni genere di approfondimento, al numero uno di Amazon non sarebbero state rivolte le domande più scomode, come quelle sulle agitazioni sindacali che iniziano a diffondersi negli stabilimenti Amazon, con gli ultimi casi che si sono verificati nei giorni scorsi nella Germania orientale.
Spiegando il funzionamento dei droni in sperimentazione, Bezos ha sottolineato che hanno un’autonomia di volo fino a 16 chilometri e che possono trasportare in meno di 30 minuti pacchi che pesino fino a 2 chili e 200 grammi.
“Si tratta di ottocotteri – ha spiegato Bezos – Sono droni a tutti gli effetti, ma non c’è alcuna ragione per cui non possano essere usati come veicoli per effettuare consegne. Funzionerà, e succederà”.
Ma al di là della realizzabilità tecnica del progetto, i tempi potrebbero essere lunghi anche per una carenza di regole: la Federal Aviation Administration (Faa), infatti, non ha ancora messo mano alle normative per gli oggetti volanti senza equipaggio.