Amazon, Berkshire Hathaway e JPMorgan entrano nell’industria della salute e fanno tremare i gruppi tradizionali dell’assicurazione sanitaria: le tre aziende si sono alleate per dare vita a una società “indipendente” il cui scopo è ridurre i costi delle prestazioni sanitarie e semplificare il sistema dell’healthcare tramite le tecnologie digitali. L’annuncio ha colpito duramente le compagnie assicurative sanitarie nelle contrattazioni che precedono l’apertura dei mercati: UnitedHealth perde il 7,1%, Aetna il 3,7% e Cigna il 5,1%.
Nessun dettaglio è stato fornito su come funzionerà la società congiunta di Amazon, Berkshire Hathaway e JPMorgan, ovvero se vorrà integrarsi nei segmenti di mercato esistenti o se intende rivoluzionare da cima a fondo la complessa architettura del sistema sanitario americano, ma la Borsa sembra credere al momento in questa seconda interpretazione. Come noto, la copertura sanitaria negli Stati Uniti, dove l’assistenza pubblica è ridotta, è affidata a polizze private, spesso fornite tramite il datore di lavoro. Amazon, Berkshire e JPMorgan hanno complessivamente 1,2 milioni di dipendenti negli Usa e sono fra le società che valgono di più con una capitalizzazione complessiva di 1.600 miliardi di dollari. Molti investitori sono pronti a credere che l’alleanza dei tre big sarà una vera forza disruptive sul mercato della salute e che il loro peso nel settore tecnologico non lascerà scampo ai player tradizionali.
La joint venture è solo agli albori, ma fonti sentite dal Washington Post indicano che la nuova società non vuole essere un sostituto delle attuali aziende dell’healthcare, né una società assicurativa o un’azienda farmaceutica. L’intento invece, almeno per ora, è di mettere insieme le risorse e le dimensioni dei tre gruppi al fine di rendere il sistema sanitario più semplice, accessibile e trasparente.
L’aumento dei costi sanitari “è come un verme solitario affamato nell’economia americana”, ha dichiarato il presidente di Berkshire Hathaway, Warren Buffett. “Per quanto sia arduo ridurre il peso dei costi sanitari sull’economia migliorando i servizi per i dipendenti e le famiglie, val la pena tentare”. Il successo della partnership richiederà l’apporto di esperti di talento e “un approccio di lungo periodo”, ha detto il Ceo di Amazon Jeff Bezos.
“ll sistema sanitario americano ha costi insostenibili e tutto il dibattito politico si concentra sull’opportunità di stralciare, lasciare o modificare l’Obamacare”, dichiara John Sculley, ex manager di Apple e Pepsi-Cola, sul Washington Post. Mentre i politici restano arenati su sterili questioni ideologiche, “il fatto che tre dei più rispettati Ceo al mondo si mettano in gioco e collaborino per cercare di risolvere problemi reali, ovvero come migliorare la sostenibilità del sistema sanitario americano e la qualità dei servizi erogati, rappresenta una notizia molto positiva”.