“Una visione migliore su come creare valore per i dipendenti: una visione per il loro successo”. E’ questo ciò di cui Amazon oggi ha bisogno, stando alle parole che il fondatore Jeff Bezos ha scritto nella sua ultima lettera da amministratore delegato agli azionisti, pochi giorni dopo che i magazzinieri di Amazon in Alabama hanno votato contro la formazione di un sindacato con un margine di oltre 2 a 1, una grande vittoria per la società, che ha resistito ferocemente al sindacato per decenni.
In Italia, invece, l’azienda ha ripreso il confronto con i sindacati dopo lo sciopero di marzo, durante il quale gli addetti hanno chiesto salari più competitivi e una revisione dei carichi di lavoro. “Abbiamo sempre voluto essere l’azienda più cliente-centrica del mondo – ha puntualizzato Bezos -. Questo non cambierà, perché ci ha portato fino a qui. Ma mi sto impegnando nel raggiungere un altro obiettivo: saremo i migliori datori di lavoro del mondo e il posto di lavoro più sicuro sulla Terra”.
Condizioni migliori e luoghi di lavoro più sicuri
Amazon, secondo più grande datore di lavoro privato in America, è stata criticata da alcuni dei suoi 800mila dipendenti per le dure condizioni di lavoro. Nella lettera Bezos si è opposto a queste critiche, affermando che i rapporti secondo cui i lavoratori dell’azienda erano stati trattati “come robot” erano inesatti. “Semplicemente questo non è vero – ha puntualizzato -. Il 94% dei nostri lavoratori raccomanderebbe a un amico di lavorare per noi”. Ciò non significa, tuttavia, che non ci siano margini di miglioramento. E il Ceo lo ammette: “Dobbiamo fare di meglio per i nostri dipendenti”, scrive infatti.
Quello alla sicurezza del posto di lavoro è invece un riferimento alla questione degli incidenti, che secondo Bezos (che si dimetterà entro la fine dell’anno dalla carica di Ceo della società che ha fondato nel 1994) nel 40% dei casi riguardano disturbi muscolo-scheletrici causati da movimenti ripetitivi. Nella lettera Bezos annuncia l’intenzione di intervenire su questo problema, lavorando su come rendere più sicure le sedi di lavoro di Amazon nel suo nuovo ruolo di presidente esecutivo.
“L’ammissione del Ceo non cambierà nulla, i lavoratori hanno bisogno di un sindacato e non di un altro sforzo di Amazon in termini di Pr per il controllo dei danni”, ha commentato Stuart Appelbaum, presidente del sindacato Retail, wholesale and department store.