I conti di Amazon nel quarto trimestre 2015 sono in progressione rispetto ai tre mesi precedenti e anche rispetto allo stesso periodo del 2014, mettendo a segno gli utili più ampi della sua storia. Ma guadagni e ricavi rimangono al di sotto delle stime degli analisti, in un “rallentamento” che ha avuto subito pesanti conseguenze a Wall street, dove il titolo ieri è arrivato a perdere fino al 15%.
Nei tre mesi terminati il 31 dicembre, la società di e-commerce fondata da Jeff Bezos ha registrato utili pari a 482 milioni di dollari (1 dollaro per azione), raddoppiando rispetto ai 214 milioni (51 centesimi per azione), dello stesso periodo dello scorso anno. Gli analisti tuttavia si aspettavano un guadagno di 1,53 dollari per azione. Inoltre Amazon ha superato il record di sempre, toccato nel IV trimestre del 2010 quando aveva raggiunto quota 416 milioni di dollari. I ricavi si sono attestati a 35,75 miliardi di dollari, in crescita del 22% rispetto ai 29,3 miliardi dello stesso arco temporale del 2014, senza superare le stime pari a 36 miliardi.
I ricavi netti di tutto il 2015 sono arrivati a quota 107 miliardi, superando per la prima volta il traguardo dei 100 miliardi e in crescita del 20% rispetto al 2014. Per quanto riguarda le attese per il trimestre in corso, il primo del 2016, Amazon si aspetta ricavi compresi nell’intervallo 26,5-29 miliardi di dollari, gli analisti si attendevano 27,65 miliardi di dollari.
Crescono inoltre gli investimenti: i costi operativi sono stati di 34,6 miliardi, in crescita del 20,5% rispetto ai 28,7 miliardi dello stesso periodo del 2014. Quanto ai server e ai servizi web, le vendite sono salite del 69% a 2,4 miliardi, anche se non hanno battuto le attese del mercato che si aspettava una crescita del 70%.
Per quanto riguarda il Nordamerica, i ricavi netti sono saliti a 21,5 miliardi, a +24% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Nel mercato internazionale la crescita è stata del 12% toccando quota 11,84 miliardi di dollari. Nell’ultimo anno le azioni di Amazon avevano raddoppiato il loro valore, mettendo a segno la seconda migliore performance di un titolo sull’S&P 500 dopo quella di Netflix.
Ieri il gruppo ha chiuso la seduta a Wall Street in rialzo dell’8,91% a quota 635,35 dollari. Una performance polverizzata dall’arrivo dei conti: nel dopo mercato le azioni sono arrivate a cedere fino al 15%.