INVESTITI 12,6 MILIARDI

Amazon, in Italia creati 18mila posti di lavoro a tempo indeterminato

Posata la prima pietra del nuovo sito logistico di Jesi, undicesimo centro di distribuzione nel nostro Paese, il primo nelle Marche. Previste mille assunzioni entro tre anni. Il ministro Urso: “L’azienda è fra i principali investitori sia in termini di occupazione sia di infrastrutture tecnologiche”

Pubblicato il 24 Mag 2023

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Con la creazione di mille nuovi posti di lavoro a tempo indeterminato presso il nuovo centro di distribuzione di Jesi, di cui è stata posata la prima pietra, Amazon porta a 6.500 le posizioni create nel Centro-Sud Italia e a 18mila quelle su scala nazionale. Quello di Jesi è il quinto centro del colosso dell’e-commerce nell’Italia centro-meridionale, oltre che il primo nel territorio delle Marche. L’edificio, spiega l’azienda, sarà dotato dell’avanzata tecnologia Amazon Robotics, che porta gli scaffali contenenti i prodotti ordinabili dai clienti alle postazioni di lavoro, supportando i dipendenti nello svolgimento delle loro mansioni.

Le nuove posizioni

Tra le figure che troveranno occupazione all’interno del nuovo centro si prevedono 60 ruoli diversi, dai professionisti dell’approvvigionamento ai responsabili finanziari, dagli specialisti IT ai controllori della qualità, dagli ingegneri ed esperti di robotica fino ai team che prelevano, impacchettano e spediscono gli ordini dei clienti.

“Amazon offre a tutti i dipendenti uno stipendio tra i più competitivi del settore – spiega l’azienda – Infatti, a partire da ottobre 2022, lo stipendio di ingresso per gli operatori di magazzino è stato fissato a 1.713 euro di retribuzione lorda mensile, moltiplicata per 14 mensilità nell’arco di un anno. Le retribuzioni di ingresso sono superiori dell’8% rispetto ai livelli salariali previsti dal 5° livello del Ccnl Logistica, Trasporto Merci e Spedizioni. A ciò si aggiungono benefit quali assicurazioni sanitarie e cure mediche private, sconti sugli acquisti su Amazon.it e buoni pasto per tutti i dipendenti”.

Un investimento nel Made in Italy

“Oggi si tratta di un evento molto importante per la regione Marche, per i cittadini della regione e per il centro-sud Italia – sottolinea Adolfo Urso, ministro delle imprese e del made in Italy – Amazon ha investito nel Made in Italy e gliene diamo atto. Come Governo stiamo lavorando su diversi ambiti, il primo dei quali è incrementare gli investimenti esteri nel nostro Paese. E oggi siamo qui a inaugurare l’investimento di una grande multinazionale, uno dei principali investitori in Italia, sia in termini di occupazione che di infrastrutture tecnologiche. Portare ulteriori mille posti di lavoro nella Regione Marche è un dato sicuramente rilevante a cui si aggiunge il supporto alle nostre imprese a incrementare le esportazioni”.

Il potenziamento delle attività

“Siamo orgogliosi di potenziare le nostre attività con il primo centro di distribuzione nelle Marche – afferma Stefano Perego, vice president Amazon North America, Europe & Global Operations – Negli ultimi dieci anni abbiamo sostenuto investimenti significativi in tutto il Paese, dal Veneto alla Sicilia, passando per l’Umbria, il Lazio, l’Abruzzo, la Puglia, la Campania e la Sardegna. In Italia attualmente impieghiamo più di 18.000 persone a tempo indeterminato che lavorano in un ambiente di lavoro sicuro, moderno e inclusivo”.

L’impegno della filiera istituzionale

“Grazie al lavoro svolto dalla filiera istituzionale che ha creato le condizioni e soprattutto grazie all’impegno del Cda di Interporto che ha gestito l’operazione – afferma Francesco Acquaroli, presidente della Regione Marche – Nell’ambito della nostra strategia di costituzione di un polo logistico tra porto, interporto e aeroporto che costituisce per la Regione Marche una priorità per lo sviluppo del territorio, la presenza di operatori molto forti, è un valore aggiunto in termini di attrattività conferisce alle Marche un ruolo da protagonista come snodo del traffico merci sia nel centro Italia che guardando verso est, al di là dell’Adriatico. La scelta di Amazon è la prova che il nostro deciso investimento sulle infrastrutture e sui sistemi intermodali è lungimirante e può consentirci quel salto di qualità che ci siamo prefissi come obiettivo per le Marche”.

Opportunità di sviluppo economico e sociale

“È un giorno importante per la comunità di Jesi e per tutta la Regione – commenta Lorenzo Fiordelmondo, sindaco di Jesi – La volontà politica del Comune di Jesi e la professionalità dei nostri tecnici sono stati fattori decisivi per consentire l’esecuzione del progetto di sviluppo logisitico. Ai mille posti di lavoro annunciati da Amazon si stima che se ne potranno aggiungere altrettanti attraverso l’indotto: un effetto domino capace di generare numeri significativi e grandi aspettative ma che impongono fin da ora di affrontare questo mutamento di sistema territoriale con attenzione, visione e competenza”.

Il rilancio del territorio

“L’arrivo di Amazon nelle Marche rappresenta un traguardo e un’opportunità di rilancio per l’intero territorio sul piano occupazionale, su quello economico e soprattutto per lo sviluppo del trasporto intermodale che sarà una grande leva per tutta la regione – conclude Massimo Stronati, presidente di Interporto Marche – Il nostro compito è stato quello di porre in essere le condizioni necessarie verso la creazione di un polo logistico all’avanguardia, mettendo in atto tutte le sinergie possibili tra le istituzioni e gli operatori privati. Il risultato è il frutto di un grande e paziente lavoro di squadra dove non è mancato il coraggio e che oggi ci riempie d’orgoglio e ci ripaga dei tanti sacrifici”.

Gli investimenti in Italia

Dal suo arrivo in Italia nel 2010, Amazon ha investito oltre €12,6 miliardi creando più di 18.000 nuovi posti di lavoro a tempo indeterminato, di cui 4.000 solo nel 2022, in circa 60 siti in tutto il Paese.

Oltre ai nuovi posti di lavoro a tempo indeterminato che l’azienda continua a creare, Amazon supporta imprenditori e chiunque intenda avviare un’attività in proprio, digitalizzare un’attività già esistente, oppure espandere il proprio business attraverso vari programmi: utilizzando il marketplace per la vendita o affidandosi alla rete di distribuzione di Amazon per lo stoccaggio e la consegna dei prodotti con FBA (Fulfillment by Amazon). Le imprese italiane che vendono i propri prodotti su Amazon.it hanno creato 60.000 posti di lavoro e nel 2021 hanno registrato circa € 800 milioni in di vendite all’estero.

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