Multa da 4 milioni di euro per Amazon in Francia per abusi nelle pratiche commerciali: un tribunale di Parigi ha ritenuto il colosso americano delle vendite online responsabile di aver applicato condizioni inique alle aziende che vendono sulla sua piattaforma online in Francia. Si tratta di un’ammenda record per questo tipo di cause, ha sottolineato Loic Tanguy, capo dell’ente governativo Direction générale de la concurrence, de la consommation et de la répression des fraudes (Dgccrf). Il tribunale ha condannato Amazon anche a modificare sette delle clausole dei contratti che impone ai merchant per rafforzare i loro diritti; dovrà farlo entro sei mesi o rischia 10.000 euro di multa in più per ogni giorno di ritardo.
La stampa francese definisce la sentenza una vittoria per il governo francese e il ministro delle finanze Bruno Le Maire: il dicastero dell’Economia aveva fatto causa ad Amazon nel 2017 dopo un’indagine condotta dal Dgccrf da cui era emerso che una serie di condizioni contrattuali previste dal colosso americano creavano un rapporto commerciale “sbilanciato” tra la piattaforma e i merchant a svantaggio di questi ultimi e in violazione della legge francese sul commercio.
I dati del regolatore francese indicano che sono circa 10.000 le piccole e medie imprese nazionali che vendono su Amazon. Le clausole contestate davano ad Amazon il potere di modificare i contratti in qualsiasi momento, richiedere tempi di consegna più brevi o bloccare le consegne nel caso di richiesta di ulteriori informazioni da parte di Amazon.
L’inchiesta del Dgccrf ha analizzato le clausole dei contratti applicati da più operatori di e-commerce e Tanguy ha dichiarato che Amazon è stato l’unico che ha rifiutato di modificare le sue condizioni d’uso dopo l’inchiesta governativa.
La sentenza su Amazon è “una buona notizia”, ha commentato Tanguy al quotidiano Le Parisien. “È una cifra record nelle cause sugli abusi nelle condotte commerciali, ma, al di là dell’ammontare della multa, la grande maggioranza delle clausole che abbiamo contestato sono state riconosciute illegali dal tribunale. E Amazon dovrà porre termine alla pratica definita vessatoria entro sei mesi”.
Amazon aveva già cominciato a modificare le clausole prima della sentenza e ciò ha permesso all’azienda di ottenere una multa meno salata. Amazon ha fatto sapere che si sta allineando alla legge francese e che resta concentrata “sullo sviluppo del miglior servizio possibile per i nostri clienti e partner della vendita”. Oltre 10.000 imprese francesi, conclude Amazon, “generano ogni anno centinaia di milioni di euro di fatturato vendendo ai clienti francesi e esportando all’estero tramite Amazon”.