LA LETTERA

Amazon nella bufera: l’Europa chiede chiarimenti sullo “spionaggio” di politici e sindacati

37 eurodeputati scrivono al ceo Jeff Bezos dopo due annunci sulla ricerca di esperti di intelligence per monitorare leader politici “ostili” e lavoratori vicini alle organizzazioni sindacali. Richiamo ai principi fondanti di Ue e Ilo

Pubblicato il 07 Ott 2020

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Monitoraggio dei dipendenti che cercano di organizzarsi in sindacati e “spionaggio” dei leader politici “avversari”: alcuni recenti annunci di lavoro pubblicati Amazon hanno spinto un gruppo di 37 eurodeputati ad accendere un faro sulle legittimità delle pratiche del colosso americano dell’e-commerce. In una lettera al Ceo Jeff Bezos, i parlamentari dell’Unione europea hanno richiesto informazioni dicendosi preoccupati che Amazon deliberatamente prenda di mira i lavoratori vicini ai sindacati. I deputati hanno anche chiesto a Bezos se la sua azienda abbia già “spiato” i politici europei.

Faro su due annunci di lavoro per “intelligence analyst”

La scorsa settimana i sindacati europei hanno chiesto alla Commissione Ue di aprire un’indagine sul comportamento di Amazon per verificare se il monitoraggio dei dipendenti sia legale. La richiesta è arrivata dopo che sono comparsi sul sito web dell’azienda due annunci di lavoro per posti di “intelligence analyst” il cui compito sarebbe stato controllare “minacce di organizzazione dei lavoratori ai danni dell’azienda”. Gli annunci si rivolgevano a candidati con esperienza nelle forze di polizia o nelle forze militari e menzionavano anche un’attività di monitoraggio di “leader politici ostili”.

I post di Amazon mettevano insieme i sindacati con organizzazioni di hater e terrorismo e chiedevano tra i requisiti preferenziali per i candidati la conoscenza dello spagnolo e del francese, un’indicazione che il ruolo ricercato mirava al controllo dei lavoratori e dei politici europei.

Vice News ha riportato per prima la notizia dei due post, ripresa poi da The Guardian. Amazon ha subito dopo cancellato gli annunci e fatto sapere tramite una portavoce: “Il job post non descriveva in modo accurato il ruolo – conteneva errori e lo abbiamo corretto”.

Amazon rispetti “i principi legali fondamentali”

La lettera a Bezos, coordinata da Leïla Chaibi, eurodeputato francese del partito La France Insoumise, ha espresso preoccupazioni sul numero crescente di segnalazioni in merito “alla politica anti-sindacale della sua azienda”. Gli eurodeputati, di diversi schieramenti politici, rappresentano diversi Stati europei tra cui l’Italia, per la quale ha firmato Brando Benifei (S&D).

Nella lettera si legge: “Ci preoccupa la possibilità che i sindacati europei, così come i rappresentanti politici eletti a livello locale, nazionale ed europeo, siano colpiti da questo approccio di ‘monitoraggio delle minacce’, che mira a reprimere le azioni collettive e l’organizzazione sindacale”.

Ci chiediamo se Amazon controlli intenzionalmente i lavoratori, i sindacalisti e i politici (inclusi noi) che potrebbero criticare le sue attività“, si legge nella lettera. La gestione dell’azienda – con la pressione a produrre sempre di più, i task ripetitivi nei magazzini, l’opposizione alle organizzazioni sindacali – “è più che questionabile, ma assumere personale per spiare potenziali avversari, che siano interni o esterni, è intollerabile”, si legge ancora.

“Come membri del Parlamento europeo le ricordiamo che la libertà di associazione e il diritto a organizzarsi sono valori fondanti dell’Organizzazione internazionale del lavoro. Il rispetto di questi diritti non è facoltativo”, ma è vincolante anche per Amazon, scrivono gli eurodeputati.

I parlamentari dell’Ue chiedono anche che cosa si intenda per “leader politici ostili”: “Chi riguarda? Amazon ha già spiato membri dell’Europarlamento?”.

“La crescita esponenziale dei profitti di Amazon dall’inizio della pandemia non le permette di derogare dal rispetto dei principi legali fondamentali”, hanno ammonito gli eurodeputati nella lettera a Bezos.

Chaibi ha affermato che è “molto, molto sorprendente” che Amazon abbia fatto riferimento a terroristi, sindacalisti e politici nella stessa frase e ha aggiunto che i lavoratori di Amazon nei diversi Paesi dell’Ue – e oltre – hanno più volte indicato di temere di perdere il lavoro se aderiscono a qualche sindacato.

La replica di Amazon: “Ambiente di lavoro moderno e sicuro”

Amazon è uno dei più grandi datori di lavoro al mondo nel settore privato: ha oltre un milione di dipendenti. La pandemia, con l’incremento delle spese online, ha dato nuovo impulso al business della piattaforma di e-commerce.

Non è la prima volta che Amazon finisce nell’occhio del ciclone per il trattamento dei suoi lavoratori. L’azienda assicura di fornire condizioni salariali e benefit “eccellenti” e “opportunità di carriera in un ambiente moderno e sicuro”. Amazon afferma di avere già organi interni che rappresentano i lavoratori e che questi hanno la possibilità di comunicare direttamente col management.

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