L'ANNUNCIO

Amazon, Orlando: “Convocherò azienda e sindacati”. Riflettori sulla contrattazione

Il ministro del Lavoro: “Serve costruire un percorso di dialogo. Attraverso il confronto tra le parti sociali si potranno definire nuovi diritti”

Pubblicato il 31 Mar 2021

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Il ministro del Lavoro Andrea Orlando pronto a convocare Amazon e sindacati. L’annuncio arriva in occasione di un’intervista a Sky. Il dialogo, osserva il ministro dovrà riguardare pure l’introduzione di “nuovi diritti” per gli occupati della società.

“Quello di Amazon – spiega – è un ambito in cui si debbono far dei passi in avanti, per costruire delle relazioni industriali normali”, da qui la scelta, come annunciato, di voler convocare l’azienda ed i sindacati.

Occorre, a giudizio di Orlando, infatti, “costruire un percorso di dialogo” che “porti a dei risultati, laddove, fino a qui, non son venuti”, oppure “non sono stati ritenuti sufficienti”. Il meccanismo della contrattazione potrà consentire di trovare “nuovi strumenti, nuovi diritti ad anche una modalità di confronto con le parti sociali più avanzata”, conclude il ministro.

La decisione arriva a oltre una settimana dal primo sciopero in Italia della filiera di Amazon. Il 22 marzo hanno incrociato le braccia per 48 ore tutti gli addetti, dai magazzinieri fino ai driver. Tra le rivendicazioni sindacali alla base dello sciopero: la verifica dei carichi e dei ritmi di lavoro imposti, la verifica e la contrattazione dei turni di lavoro, la riduzione dell’orario di lavoro dei driver, la clausola sociale e la continuità occupazionale per tutti in caso di cambio appalto o cambio fornitore, la stabilizzazione dei tempi determinati e dei lavoratori interinali ed il rispetto delle normative sulla salute e la sicurezza.

Al gigante dell’e-commerce i sindacati chiedono risposte rapide alle questioni poste, perché “alle lavoratrici e ai lavoratori vanno riconosciuti subito diritti e tutele”.

Intanto è iniziata ieri la 4 giorni di sciopero anche in Germania, che durerà fino a giovedì. La mobilitazione è stata organizzata dal sindacato ver.di nei centri di distribuzione di Rheinberg, Werne, Coblenza, Lipsia e due hib a Bad Hersfeld.

I sindacati chiedono l’applicazione del contratto collettivo di lavoro del comparto “vendita al dettaglio” e il rispetto delle norme relative a salute e sicurezza. Amazon in Germania non ha ancora firmato alcun contratto nazionale.

Secondo le stime di ver.di saranno circa 2mila i lavoratori che parteciperanno allo sciopero mentre secondo i numeri dell’azienda oltre il 90% degli addetti è regolarmente sul posto di lavoro.

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