TASSE

Amazon, è pace col Fisco italiano: pagherà 100 milioni di euro

Siglato l’accertamento con adesione per il periodo 2011-2015. Ora via alla stipula di accordi preventivi per il futuro. Francesco Boccia: “E’ la dimostrazione che le tasse si pagano dove si fa business. Ora le correzioni alla web tax”

Pubblicato il 15 Dic 2017

A. S.

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Amazon e Agenzia delle entrate mettono fine al contenzioso fiscale, con il gigante statunitense dell’e-commerce che sigla con il fisco italiano il cosiddetto “accertamento con adesione”, impegnandosi a pagare complessivamente 100 milioni di euro “per risolvere le potenziali controversie relative alle indagini fiscali, condotte dalla Guardia di Finanza e coordinate dalla Procura della Repubblica di Milano, relative al periodo tra il 2011 e il 2015”. Ad annunciarlo in una nota è l’Agenza delle entrate, che specifica come gli importi siano riferibili sia ad Amazon Eu che ad Amazon Italia Services.

“Con Amazon – prosegue il comunicato, in cui l’agenzia si dice determinata a proseguire la propria politica di controllo fiscale attenta alle operazioni in Italia delle multinazionali del web – sarà inoltre ripreso il percorso, a suo tempo sospeso a seguito dei controlli attivati, finalizzato alla stipula di accordi preventivi per la corretta tassazione in Italia in futuro delle attività riferibili al nostro Paese”.

Soddisfatto il commento di Francesco Boccia, (Pd), presidente della commissione Bilancio della Camera, che sottolinea come l’accordo di Amazon con l’agenzia delle entrate sia stato possibile grazie alla “norma approvata in manovrina, e grazie al lavoro di Procura, Guardia di Finanza e Agenzia delle Entrate, e si somma agli accordi fatti in precedenza con Apple e Google, dimostrando che le tasse si pagano dove si fa business e che quando sono fatte bene le imprese italiane non pagano imposte aggiuntive”.

“Domani – conclude il deputato – presenterò un pacchetto del relatore, insieme a un nuovo pacchetto del Governo, partendo dagli aggiustamenti alla web tax, per la quale va rafforzata la stabile organizzazione, e altre misure legate all’impatto del digitale sull’economia”.

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