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Amazon Prime al raddoppio in 10 anni. Citigroup stima business da 500 miliardi di dollari

Gli iscritti al servizio potrebbero raggiungere quota 275 milioni. Ma a patto che la Tv online sfondi oltre i confini americani: gli Usa sono i principali “pagatori” ma non possono garantire numeri globali

Pubblicato il 10 Set 2018

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Amazon Prime è una storia di successo destinata a continuare, facendo volare abbonati e conti per il colosso mondiale del commercio elettronico. A dirlo è un’analisi di Citigroup, secondo cui gli iscritti globali al servizio di Amazon, che include consegna veloce degli articoli acquistati e la Tv online di Amazon Video, raddoppieranno nei prossimi dieci anni fino a quota 275 milioni.

Wall Street sottovaluta la forza propulsiva della piattaforma di Amazon e della sua offerta, dice Citi, secondo cui il gruppo di Jeff Bezos potrebbe mettere a segno vendite lorde annue collegate a Prime per oltre 500 miliardi di dollari di qui a dieci anni.

“Il nostro giudizio resta positivo per le azioni di Amazon e consideriamo la base di abbonati globale di Prime, vasta e in continua crescita, non solo una fonte di entrate ricorrenti ma un fattore chiave che porta i grandi marchi e altri venditori a utilizzare la piattaforma di vendita online di Amazon“, ha scritto in una nota Mark May di Citi.

Il titolo Amazon, secondo May, potrebbe correre fino a toccare 2.250 dollari nel 2019. Il precedente target dell’analista era di 2.100 dollari. Nei giorni scorsi Amazon ha raggiunto i 1.000 miliardi di dollari di capitalizzazione di mercato, con il valore del titolo volato a 2.050,27 dollari (per poi ripiegare). Il colosso di Bezos è così entrato nel club super esclusivo delle trillion dollar companies, di cui fa parte solo Apple.

L’andamento dl titolo rifletterà il rally in termini di vendite complessive (633 miliardi di dollari nel 2029 come valore lordo, dice May) e di abbonamenti al servizio Prime, che erano 101 milioni a fine 2017 – una cifra vicina agli abbonati globali di Netflix (117 milioni) – e che cresce a ritmi annuali del 35-40%. Prime è “un successo enorme”, scrive May, e “gli abbonati a Prime spondono due volte di più dei non abbonati”.

Per Amazon sarà importante “sfondare” anche sui mercati fuori dagli Stati Uniti, dove l’accoglienza a Prime è buona ma va consolidata. Attualmente l’utente americano di Prime spende in media 120 dollari al mese, contro i 35-40 dollari mensili dell’utente medio negli altri paesi in cui il servizio è attivo (16 per ora, compresa l’Italia). Ancora per diversi anni gli Usa rappresenteranno il mercato principale di Amazon: circa l’80% delle famiglie americane sarà iscritta a Prime nel 2029, secondo May.  

E’ stato lo stesso Ceo Bezos, nel mese di aprile, a svelare che Prime ha superato quota 100 milioni di abbonati; gli analisti di Mornigstar commentavano premiando la strategia di espansione di lungo periodo, che punta ad allentare la dipendenza dagli Stati Uniti conquistando i mercati internazionali, in particolare l’Europa.

In Italia il prezzo dell’abbonamento annuale per i clienti di Amazon Prime è di 36 euro l’anno per le nuove iscrizioni, mentre i clienti Amazon Prime con data di rinnovo antecedente il 4 maggio 2018 pagheranno il precedente prezzo di 19,99 euro per un ulteriore anno di abbonamento. Oltre alla consegna veloce e a Amazon Video, il servizio include Prime Photos, che offre spazio di archiviazione illimitato, e l’accesso anticipato a Offerte lampo, che permette di acquistare le offerte preferite con 30 minuti di anticipo.

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