STRATEGIE

Amazon rafforza la “missione” banking: 3 miliardi di dollari alle Pmi

Solo nell’ultimo anno, la piattaforma Lending ha erogato oltre 1 miliardo di prestiti a una serie di imprese che vendono i proprio prodotti online. Focus su Giappone, Uk e Usa

Pubblicato il 08 Giu 2017

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Amazon sfida le grandi banche negli Stati Uniti, Giappone e Regno Unito su un terreno a loro molto favorevole, quello del credito alle piccole imprese. Come riporta il Financial Times, il colosso dell’e-commerce punta a rafforzare Amazon Lending, un servizio per una serie di Pmi selezionate che vendono i propri prodotti su Amazon. La piattaforma, lanciata sei anni fa, offre finanziamenti a breve termine, con scadenza massima a un anno (e tassi di interesse tra il 6 e il 17%).

Dal 2011 ad oggi Lending ha erogato prestiti per circa 3 miliardi di dollari. Piú nel dettaglio, nell’ultimo anno il gigante di Seattle ha prestato oltre 1 miliardo di dollari. In totale, dal 2011 a oggi, 20 mila piccole imprese hanno ricevuto questi finanziamenti e la metà di queste ne riceverà altri. I Paesi sui quali si è riversata questa somma sono Giappone, Gran Bretagna e Usa, dove le grandi banche fanno la parte del leone da sempre.

Per questo Amazon prevede di ampliare l’offerta per gli oltre 2 milioni di aziende che usano il “marketplace” e che pagano Amazon per immagazzinare, imballare e consegnare per loro conto i prodotti ai clienti. La decisione è da un lato espressione delle ambizioni di Amazon, il cui titolo ha di recente superato la soglia dei 1.000 dollari per azione a Wall Street, e dall’altro un segnale di un progressivo cambiamento degli equilibri di forza nel settore del credito, finora per larga parte appannaggio delle banche.

Amazon fornisce i fondi entro 24 ore attingendoli dal proprio bilancio, poi detrae i pagamenti sul prestito automaticamente ogni due settimane dal conto del venditore. Se il conto è a secco o se le vendite crollano improvvisamente, Amazon può congelare la merce del venditore detenuta nei propri magazzini fino a che quest’ultimo non paga.

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