Amazon è sempre più nel business delle elezioni americane: le tecnologie di Amazon Web Services (Aws), l’attività cloud del colosso di Jeff Bezos, si sono velocemente diffuse tra pubbliche amministrazioni, partiti e altre organizzazioni a livello statale e locale e attualmente più di 40 stati Usa adottano uno o più servizi parte dell’offerta Amazon per le elezioni politiche. Lo rivelano dati di Amazon visionati da Reuters.
Gestione dei portali e analisi dei dati
Amazon non fornisce soluzioni tecnologiche per svolgere le operazioni di voto negli stati americani, ma, tramite Aws e una vasta rete di partner, gestisce i siti web che informano sulle tornate elettorali e raccolgono le registrazioni per il voto, elabora i risultati del voto in tempo reale e, per i candidati politici, gestisce portali per la raccolta fondi e altre attività.
Aws offre anche servizi come la sicurezza dei dati personali e del voto, lo storage e l’analisi dei dati sulle elezioni, il controllo automatico della compliance con le leggi sulla privacy e la protezione dei dati, hybrid cloud, applicazioni basate sul riconoscimento vocale o gestione delle campagne di marketing via email.
Dibattito sulla cyber-security
Amazon si presenta come un fornitore di una tecnologia low-cost e sicura e viene così incontro alle due esigenze principali delle amministrazioni locali e dei movimenti politici: raggiungere i cittadini in modo efficiente ma anche difendere il processo elettorale da attacchi hacker e ingerenze esterne.
Tuttavia per i critici la presenza crescente di Amazon nel business delle elezioni mina l’attuale sistema decentrato che per gli esperti di cyber-sicurezza ne protegge i dati. Se da un lato il cloud di Amazon è robusto e difficile da hackerare, dall’altro mettere tutti i dati nello stesso sistema aumenta l’impatto di un potenziale data breach, mettendo a rischio una quantità enorme di informazioni sensibili.
Chi usa il cloud di Amazon per le elezioni
La tecnologia di Amazon è usata sia da rappresentanti del partito Repubblicano che da quelli del partito Democratico (come il candidato alla presidenza Joe Biden per le attività di raccolta fondi). In passato, riporta ancora Reuters, Aws è stato usato dal presidente Barack Obama per la campagna elettorale del 2012. Oggi il cloud di Amazon è dietro i siti della Federal election commission, del Republican national committee e del Democratic national committee. Con buona pace di Donald Trump, nemico giurato di Jeff Bezos (proprietario del Washington Post, molto critico sul presidente e la sua amministrazione) e della sua azienda delle vendite online, che accusa di aver strozzato i piccoli imprenditori del commercio.
Il cloud di Amazon è ampiamente presente anche in altri uffici federali, compresi i dipartimenti deell’intelligence. L’azienda è in cima alla lista dei papabili per il più grande appalto cloud mai indetto dall’amministrazione federale, il progetto Jedi. In lizza c’è anche Azure di Microsoft, ma la gara è al momento ferma perché le aziende concorrenti hanno denunciato irregolarità nel bando che favorirebbero Amazon.
Anche Microsoft e la sua piattaforma cloud computing stanno allargando il business con gli enti pubblici, a livello sia statale che federale. Sulle tecnologie di gestione del voto Amazon compete con fornitori consolidati come Elections Systems & Software (ES&S) e Dominion Voting Systems, che si occupano direttamente della gestione delle operazioni di voto ma anche di servizi connessi come la raccolta e l’analisi dei dati e gli exit poll.