La principale fonte di entrate per Google è la sua piattaforma pubblicitaria AdWords, che è anche un portale fondamentale per molte imprese per far vedere i loro prodotti sul web e nei risultati di ricerca. Per questo le aziende pagano milioni di dollari a Google ogni anno per avere un posizionamento di qualità su Big G ma a spendere più di tutti è Amazon, che nel 2013 ha investito ben 157,7 milioni di dollari nelle search ads su Google negli Stati Uniti.
Lo rivela l’ultima classifica pubblicata da Ad AgeCenter, secondo cui Amazon ha speso quasi il doppio sulle Google search ads della seconda azienda che spende di più, il Priceline Group (82,3 milioni di dollari), che possiede diverse proprietà connesse con l’acquisto di pacchetti per viaggi e vacanze (biglietti per l’arereo e pernottamenti in hotel).
La classifica di Ad AgeCenter include i 25 top spender in pubblicità su Google negli Usa. Insieme queste 25 aziende hanno speso 1,34 miliardi di dollari l’anno scorso per comparire nei primi risultati della ricerca. Dopo Priceline, la classifica continua con At&t (81,9 milioni), Expedia (71,6 milioni), Microsoft (67,1 milioni), Experian (61,7 milioni), Walmart Stores (59,7 milioni). Comcast è quattordicesima (45,2 milioni), Verizon Communications diciassettesima (38,4 milioni), Yahoo diciannovesima (36,2 milioni).
Amazon spende molto nella ricerca in generale, come appare naturale vista la natura della sua attività. A luglio 2014, ha speso quasi 19,5 milioni nelle search ads di Google e 1,2 milioni nelle search ads di Microsoft Bing, riferisce ancora Ad AgeCenter.
Ma anche se Amazon spende così tanto per mettere la sua attività avanti alle altre nelle search ads e nelle display ads, il colosso del commercio su Internet ha anche generato nel 2013 750 milioni dollari di introiti pubblicitari, che dovrebbero superare il miliardo di dollari quest’anno, secondo eMarketer. In una sorta di circolo virtuoso, Amazon guadagna dalla pubblicità e reinveste per puntellare il suo business.