“Se la vita privata dei cittadini viaggia alla velocità della banda larga, la Pubblica amministrazione non può andare a velocità rallentata. Se un cittadino vive la sua vita anche attraverso uno smartphone, la PA non può essere un passo indietro, semmai deve stare uno avanti. Il ministero dell’Interno, il Viminale non è il ‘ministero della polizia’, ma un hub fondamentale e a disposizione di tutta la Pubblica amministrazione. Con questo progetto prendiamo tutti i dati, li mettiamo insieme e il cittadino, con la carta di identità elettronica e l’identità digitale, può gestire il suo rapporto con la PA”. Lo ha affermato il ministro dell’Interno, Angelino Alfano, alla Camera durante la presentazione dell‘Anagrafe nazionale della popolazione residente.
“Dopo anni di gelosie delle singole amministrazioni, tutto si è allineato per andare nella stessa direzione. Possedere i dati è un elemento di potere, metterli in condivisione significa perdere un pezzetto di potere in favore di una sovranità superiore – ha aggiunto – Ha prevalso il tutti sul qualcuno, l’anagrafe è una rivoluzione sociale e politica, per la Pubblica Amministrazione e per il cittadino, cittadino che deve vedere tutto lo Stato in due dita, quelle per tenere in mano la carta di identità digitale”, ha concluso.
L’anagrafe nazionale della popolazione residente (Anpr) sarà attiva per i 2 comuni italiani di Cesena (FC) e Bagnacavallo (RA) entro dicembre 2015.
La migrazione proseguirà a gennaio 2016, con il subentro di altri 25 comuni che già partecipano, nel gruppo pilota, alla sperimentazione. Tra i prossimi entranti Roma, Milano e Torino. “I comuni coprono su tutto il territorio nazionale una popolazione di oltre 6,5 milioni di abitanti e rappresentano tutte le diverse tipologie di ente – spiega Agid – Sulla base di questa prima esperienza proseguirà la diffusione sui rimanenti comuni italiani con un programma che si completerà entro la fine del 2016”.
L’obiettivo finale è quello di far confluire in un’unica base dati centralizzata a livello nazionale le oltre 8000 attuali banche dati anagrafiche presenti nei Comuni del territorio italiano, semplificando e ottimizzando il sistema anagrafico comunale.
L’Anpr consentirà ai cittadini di effettuare cambi di residenza da qualsiasi comune italiano e di richiedere certificati anagrafici anche in comuni diversi da quello di residenza, come dettato dal regolamento di anagrafe civile emanato il 18 agosto 2015 e pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale.
Renderà possibile il censimento continuo dei cittadini da parte dell’Istat, eliminando gli onerosi costi dei censimenti periodici. “Consentirà inoltre alle PA di acquisire informazioni anagrafiche consultando online la sola banca dati Anpr, evitando così il mantenimento di onerose banche anagrafiche per l’erogazione dei servizi”, conclude Agid.
La nuova Anagrafe, ha spiegato il direttore generale dell’Agenzia delle Entrate, Rossella Orlandi, permetterà risparmi economici, consentirà una semplificazione e razionalizzazione delle banche dati e garantirà maggiore certezza dei dati anagrafici.
“Una volta che tutti i comuni saranno entrati nel sistema, le informazioni anagrafiche saranno complete, standardizzate e prive di duplicazioni. Ciò in quanto i dati su questi eventi arriveranno all’Anagrafe tributaria non più dalle singole anagrafi comunali, ma direttamente da quella nazionale”, ha osservato. Il primo esempio è quello delle comunicazioni di nascita, che consentono di acquisire in Anagrafe Tributaria i dati dei neonati certificati dai Comuni.
“Attualmente, grazie a questo dato, attribuiamo il codice fiscale, garantendo la qualità dei dati immessi, e inviamo direttamente a casa la tessera sanitaria, senza che il cittadino si rechi nei nostri uffici. Si tratta già di un ottimo servizio, ma l’auspicio è che, con il nuovo sistema, il flusso delle dichiarazioni di nascita, dalle strutture sanitarie ai Comuni competenti alla registrazione, sia ancora più rapido”, ha sottolineato. Analogo discorso per le comunicazioni di decesso.
Tempi più rapidi si avranno anche per i cambi di residenza, mentre tutti i cittadini potranno approfittare del domicilio digitale, ovvero l’indirizzo di posta elettronica certificata che il cittadino ha facoltà di indicare come esclusivo mezzo di comunicazione con la pubblica amministrazione. Con l’Anpr, l’amministrazione fiscale avra’ a disposizione inoltre anche i dati relativi alla famiglia anagrafica per “migliorare le politiche fiscali di sostegno al reddito familiare ottimizzare le verifiche sulle capacità contributiva non più legata al singolo contribuente, ma anche a tutto l’ambito familiare; verificare la spettanza di detrazioni/deduzioni per i familiari a carico; verificare e garantire il regolare pagamento di tributi legati alla composizione della famiglia; migliorare la qualità dei dati forniti al Sistema Tessera Sanitaria, ai fini del controllo del diritto all’esenzione dal pagamento del ticket”