Le Pmi italiane possono fare e-commerce produttivamente? Amazon
investe in Italia, le coinvolge e dimostra a posteriori che sì,
era possibile. O almeno questa è la scommessa dell’azienda,
sulla scorta dell’esperienza che ha fatto negli altri Paesi
europei. La vera avventura italiana, per Amazon, comincia infatti
adesso. Ha da poco creato a Piacenza il primo magazzino italiano
(“un porto logistico”). In Francia ne aveva già due; 60 in
tutto il mondo. In quei 25mila metri quadrati inaugurati a Castel
San Giovanni (Piacenza) c’è il senso non solo di una sfida. Ma
anche di una trovata fiducia nel mercato italiano. “Le Pmi stanno
rispondendo bene al richiamo dell’e-commerce, ma questo mercato
è solo agli inizi. Vale il 4-5% del fatturato delle vendite al
dettaglio, contro il 12 della media europea”, dice Martin
Angioni, country manager di Amazon in Italia.
Un anno fa il sito italiano, a luglio 2011 il marketplace
con cui le aziende possono aprire un negozio su Amazon sfruttando
la logistica per spedizioni e imballaggi, e così vendere in
quattro Paesi europei. Adesso il primo magazzino italiano. Una
escalation: perché quest’ultimo passo?
È un mercato che cresce in volume del 50% ogni anno. Inevitabile
investire in logistica, per far fronte all’aumento di
domanda.
Cresce anche il marketplace italiano?
Sì, ci sono già parecchie centinaia di aziende che lo adottano.
Su 2,5 milioni che lo fanno nel mondo.
Facciamo l’identikit dell’azienda che entra nel vostro
marketplace.
Sono medie e medio piccole, soprattutto nel settore elettronica di
consumo, da cui facciamo la stragrande maggioranza del fatturato.
Vogliono affacciarsi ai mercati internazionali e con noi possono
farlo con costi fissi minimi e margini non paragonabili a quelli
dei distributori tradizionali. Anche Amazon ha una ricca offerta di
elettronica di consumo, ma non può avere tutti i prodotti. Siamo
quindi contenti che altri nel marketplace completino
l’offerta.
I vantaggi del magazzino?
Sarà più veloce ed economico raggiungere gli acquirenti italiani.
Molti dei quali sono nella pianura padana. È un bene anche per i
fornitori italiani: possono spedire i prodotti a Piacenza invece
che in Francia.
Si abbasseranno i costi di logistica, ma anche quelli per i
consumatori e per i negozianti che spediscono tramite
Amazon.
Vedremo strada facendo. Ricordiamo che abbiamo già i prezzi più
bassi. Adesso il nostro problema è assorbire i costi di cui ci
siamo fatti carico. Il magazzino italiano servirà anche per
questo.
I tempi come si ridurranno?
Già spediamo in 2-3 giorni. È possibile che grazie al nuovo
magazzino si potranno fare consegne nello stesso giorno, in alcune
città. Vedremo dopo una sperimentazione.
Il negoziante del marketplace ha l’opzione di mandare la
merce nel vostro magazzino. Poi voi la mandate di volta in volta ai
clienti del negoziante. Perché sarebbe più vantaggioso fare
così?
È più economico. Il negoziante paga 39 euro al mese; poi il 15%
sulla vendita di media e 7% sul resto. Infine, per usare la
logistica ci sono varie tariffe, molto convenienti rispetto agli
standard di mercato.
Quali sono i vantaggi dell’usare il marketplace piuttosto
che vendere con un proprio sito?
Molte aziende fanno entrambe le cose. Comunque, il vantaggio viene
dal fatto che il 20% del traffico mondiale passa su Amazon (secondo
Comscore). È la differenza tra mettere un negozio a Manhattan
oppure nel deserto.
Angioni (Amazon): “Con l’e-commerce taglieremo i costi di distribuzione”
Il country manager rivela la strategia dell’azienda che ha appena battezzato un mega magazzino nel Piacentino: “Il mercato italiano è solo all’inizio, ma le Pmi stanno rispondendo bene”
Pubblicato il 15 Nov 2011
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