Sarà un 2012 di sofferenza per il settore italiano dell’elettronica e dell’elettrotecnica, alle prese con un crollo del 10% del fatturato nel primo quadrimestre dell’anno. Secondo gli ultimi dati diffusi Confindustria Anie in occasione dell’assemblea annuale della federazione delle imprese elettrotecniche ed elettroniche, nel periodo gennaio-aprile l’elettrotecnica ha registrato una flessione dei ricavi del 10%. Ancor più pesante il crollo registrato dall’industria elettronica, in calo del 12% rispetto allo stesso periodo del 2011. Fatturato ancora una volta negativo dopo la flessione del 4,2% fatta segnare a fine 2011 su base annua. E le previsioni per il 2012 prospettano un ulteriore regresso dell’ordine di circa due punti percentuale, rispetto all’esercizio 2011.
“Occorre investire nella messa a norma e adeguamento delle reti infrastrutturali, delle abitazioni civili, degli edifici pubblici e di interesse pubblico”, è la richiesta di Claudio Andrea Gemme, presidente di Confindustria Anie, che auspica l’avvio di un “percorso di sviluppo” basato soprattutto su “una rinnovata politica industriale che privilegi il valore e le eccellenze delle nostre imprese”.