Il gruppo di hacker Anonymous ha messo in rete un elenco di
indirizzi email e di password che i pirati sostengono di avere
sottratto alla Booz Allen Hamilton, un azienda che lavora per il
Pentagono.
Il collettivo ha ieri sera reso noto che sono oltre 90mila gli
indirizzi email sottratti da un server non protetto
dell'azienda. Secondo il Sofos, un centro specializzato in
sicurezza informatica, Anonymous ha cancellato un quantitativo
enorme di codici sorgente ed ha sottratto dati che potrebbero
facilitare la violazione delle reti dell'amministrazione
Usa.
"Questo è un primo passo, il vero obbiettivo – ha detto un
portavoce – crediamo proprio che sia il governo
americano".
Booz Allen Hamilton ha confermato di avere subito un attacco
informatico nella giornata di lunedì e che alcuni dati riservati
sono stati effettivamente messi in rete.
"Stiamo cercando di valutare i danni subiti ma al momento
sembra che il raid non sia andato oltre un sistema di formazione di
un'agenzia governativa", ha precisato la società.
Il gruppo Anonymous, che tra le sue imprese vanta anche una
violazione delle reti della Nato, è un alleato di Wikileaks, il
sito che ha divulgato migliaia di dispacci segreti della diplomazia
americana, il cui fondatore Julian Assange domani comparirà in un
tribunale di Londra, che deve decidere se estradarlo in Svezia o
meno.