49mila attività sospette segnalate nel 2011 a fronte di oltre 28 milioni di operazioni analizzate. Sono i risultati ottenuti dal sistema informatico Gianos, la piattaforma antiriciclaggio dell’Oasi, società del Gruppo Istituto centrale delle banche popolari italiane, utilizzata dal 98% del mercato bancario italiano.
A breve il sistema sarà utilizzato anche per monitorare i casi di usura e successivamente quelli di evasione fiscale, come le frodi nelle fatturazioni.
“Il riciclaggio di denaro sporco potrebbe arrivare al 10% del Pil – fanno sapere dall‘Oasi – Il suo impatto è infatti in continua crescita, anche per effetto della crisi.