“L’Antitrust si sta occupando, in particolare, delle vendite online. Ci sono tante insidie e l’authority si sta concentrando su questo tipo di attività. Abbiamo già oscurato tanti siti, che vendevano prodotti contraffatti. Alcuni con il marchio ‘made in Italy‘ pur non essendo prodotti italiani. Stiamo poi lavorando anche sulle App gratuite”.
Lo ha detto Giovanni Pitruzzella, presidente dell’autorità garante della concorrenza e del mercato, incontrando i giornalisti a margine del “Consumers forum”.
“L’e-commerce offre straordinarie possibilità di crescita economica, ma internet non può tramutarsi in un Far West dove tutto è consentito”. Lo ha detto il presidente dell’Antitrust, Giovanni Pitruzzella, nella relazione annuale dell’Autorità.
Un tema su cui Pitruzzella si era soffermato anche nei mesi scorsi in occasione della sua relazione annuale sull’attività dell’authority: “L’e-commerce offre straordinarie possibilità di crescita economica, ma internet non può tramutarsi in un Far West dove tutto è consentito – aveva sottolineato – Per questo l’attività a tutela del consumatore si è concentrata in particolare su quei settori che, per la novità delle relazioni commerciali, possono dare vita a nuove forme di sfruttamento del consumatore. Tra le priorità dell’Antitrust c’è l’e-commerce, settore nel quale abbiamo concluso casi importanti, che hanno condotto all’oscuramento di 160 siti che vendevano prodotti contraffatti e di 3 siti che vendevano farmaci soggetti a prescrizione medica”.
Quanto al settore delle applicazioni gratuite in quell’occasione Pitruzzella aveva annunciato che l’Authority aveva aperto “istruttorie nei confronti di grandi operatori dei nuovi mercati aperti da internet, quali Google, Apple, Amazon e Gameloft nel settore delle applicazioni gratuite per smartphone e tablet, Tripadvisor nel mercato delle recensioni online e Groupon in quello dell’e-couponing”.