Associazione a delinquere finalizzata a “una pluralità di delitti tributari”, tra cui “l’emissione di fatture relative a operazioni inesistenti”, la “dichiarazione fraudolenta” e la corruzione.
Sono le ipotesi di accusa contenute nell’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal gip Luigi Balestrieri, su richiesta del pm Paolo Ielo, nei confronti del manager David Biancifiori, titolare di imprese che operano nel settore dello spettacolo, di un suo collaboratore e di un militare della Guardia di finanza nell’ambito dell’inchiesta della Procura di Roma sugli appalti tv.
Il fascicolo riguarda, nel suo complesso, oltre 40 persone, tra cui funzionari e dirigenti di Rai, società del gruppo Mediaset, La7 e Infront. Secondo l’accusa, Biancifiori avrebbe ottenuto lavori e servizi in cambio di somme di denaro o altre utilità. Tra queste, vacanze,
biglietti aerei e assunzioni.