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Apple a caccia di giornalisti per il servizio News

L’azienda intende creare un team di redattori per differenziarsi dai concorrenti come Flipboard e Facebook Instant Articles. “Puntiamo alla qualità”

Pubblicato il 16 Giu 2015

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La Mela a caccia di giornalisti. Apple News, l’applicazione della compagnia di Cupertino in arrivo in autunno con iOS 9, non proporrà notizie agli utenti solo sfruttando “l’intelligenza” di algoritmi ma si avvarrà anche dell’ elemento umano, di giornalisti. Apple sta formando un team ad hoc in California puntando a differenziarsi dai servizi concorrenti di Flipboard e Facebook Instant Articles, più focalizzati su algoritmi, e a seguire piuttosto le orme di piattaforme come Yahoo! News Digest.
Sul portale web dedicato alle offerte di lavoro di Apple si è aperta una finestra lavorativa rivolta a redattori “che aiutino a identificare e diffondere i migliori contenuti per quanto riguarda news locali, nazionali e globali”. Insomma un modo per puntare sulla qualità dei contenuti proposti, anche se c’è già chi si chiede chi sarà garante dell’imparzialità delle notizie proposte.

La creazione di un team di editor segna la volontà di Apple di smarcarsi da servizi potenzialmente concorrenti come Flipboard e lo stesso Instant Articles di Facebook, che si basano più su algoritmi per “decidere” quali notizie proporre ai loro utenti. L’ approccio ricalca quello scelto da Yahoo! per lanciare un anno e mezzo fa il suo News Digest, prodotto realizzato da una redazione. Prima di Instant Articles, Facebook aveva provato a espugnare il settore editoriale con l’app Paper che propone news selezionate con un mix di algoritmo e curatori “umani”. Apple News, in arrivo in autunno col nuovo sistema operativo “mobile”, sarà inizialmente disponibile in Usa, Gran Bretagna e Australia.

Per il servizio di news l’azienda guidata da Tim Cook ha stretto accordi con partner illustri come tra gli altri Time, Guardian, Cnn, Espn, Economist, Financial Times, Vogue, People, Vanity Fair e New York Times. La testata della Grande Mela, ad esempio, fornirà una trentina di articoli gratuiti al giorno. La mossa è una sfida lanciata a Facebook che ha debuttato nell’editoria con “Instant Articles” e a Spotify che si è lanciata di recente proprio nelle news.

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