Apple si riprende il titolo di società col maggior valore di mercato al mondo. Dopo settimane trascorse sotto pressione, Cupertino torna a correre a Wall Street, dove è arrivata a guadagnare fino al 5% salendo a 3.320 miliardi di dollari e superando così Microsoft con i suoi 3.260 miliardi. Nvidia, che la settimana scorsa aveva effettuato il sorpasso arrivando al secondo gradino del podio, è il terzo colosso per capitalizzazione di mercato con un valore di 3.050 miliardi.
La corsa di Apple è legata all’intelligenza artificiale e alla partnership con OpenAI, e soprattutto all’annuncio dell’integrazione di ChatGpt all’interno dei propri sistemi. Anche se i frutti della Apple Intelligence richiederanno del tempo prima di diventare evidenti, l’azienda ha mostrato nel corso della sua storia di poter arrivare a dominare mercati dove è arrivata più lentamente rispetto alle rivali. In questo senso, gli analisti sono convinti che l’AI riuscirà a dare una spinta ai prodotti Apple e soprattutto all’iPhone che, negli ultimi trimestri, ha sperimentato un rallentamento della crescita. “Le nostre analisi suggeriscono che Apple Intelligence può spingere un nuovo ciclo di upgrade” per gli iPhone, ha commentato Wamsi Mohan di Bank of America facendo riferimento all’attesa corsa dei consumatori a sostituire i vecchi iPhone con quelli nuovi e dotati di applicazioni AI based.
I nuovi accordi con Google e OpenAI fanno volare il titolo di Oracle
D’altronde la corsa all’intelligenza artificiale vede sempre più grandi aziende pronte al via. Oracle ha già iniziato a collaborare con Microsoft e OpenAI per fornire capacità di calcolo supplementare. E non è un caso che le azioni del gruppo fondato da Larry Ellison siano balzate del 12% nelle prime contrattazioni a Wall Street, dopo che il produttore di software ha annunciato nuovi accordi con Google e OpenAI, controbilanciando i potenziali effetti in borsa dei risultati del quarto trimestre, inferiori alle aspettative di Wall Street. Il segmento dei servizi cloud e del supporto alle licenze ha generato un fatturato di 10,23 miliardi di dollari, in crescita del 9% e leggermente al di sotto delle attese di 10,29 miliardi di dollari. Il settore delle licenze cloud e on-premises ha contribuito con 1,84 miliardi di dollari di fatturato. Si tratta di un calo del 15% e di una cifra inferiore ai 2,09 miliardi di dollari previsti dagli analisti. Il fatturato dell’infrastruttura cloud è stato di 2 miliardi di dollari, con una crescita del 42%, in rallentamento rispetto al tasso di crescita del 49% del trimestre precedente.
E Musk ritira la causa contro Sam Altman
Non tutti però sono così entusiasti: Elon Musk è decisamente più cauto sul tema, e ha recentemente stigmatizzato la svolta dell’intelligenza artificiale a Cupertino, minacciando di vietare i dispositivi Apple nelle sue aziende se OpenAI sarà integrata a livello di sistema operativo. Il patron di Tesla da tempo è particolarmente critico nei confronti della startup guidata da Sam Altman, alla quale ha fatto causa per aver rinnegato la sua missione originale di portare con la nuova tecnologia benefici all’umanità. Un’azione legale che nelle ultime ore ha però abbandonato a sorpresa senza offrire spiegazioni. La decisione di Musk precede l’udienza fissata da un giudice della California per ascoltare la richiesta di OpenAI di archiviare l’azione legale.
Potrebbero forse avere un peso le vicende interne alle società del magnate. Un gruppo di ex dipendenti ha fatto causa a SpaceX e allo stesso Musk, affermando di essere stati licenziati senza una giusta causa per avere “espresso preoccupazione” in merito a presunti casi di molestie e discriminazione di genere all’interno dell’azienda. La causa è stata avviata da otto collaboratori il cui incarico è terminato nel 2022. “Elon Musk vuole essere il leader di un nuovo mondo per quanto riguarda i viaggi nello spazio, ma gestisce la sua società con metodi medievali, trattando le donne come oggetti da valutare in base alla misura del loro reggiseno”, si legge nel documento depositato presso un tribunale statale in California. Gli otto ex dipendenti hanno partecipato nel 2022 alla stesura di una lettera aperta in cui chiedono una “cultura aziendale più inclusiva” a SpaceX e alla sua leadership, firmata da almeno 400 persone.
La notizia arriva a poche ore dalla pubblicazione di un’inchiesta del Wall Street Journal che farebbe emergere all’interno di SpaceX una cultura sessista. Il quotidiano economico, sulla base delle testimonianze di alcune donne con le quali Musk ha avuto o avrebbe voluto avere delle relazioni, ha analizzato email, messaggi e altri documenti degli avvocati delle donne in questione, per un totale di circa 50 conversazioni.
“Le falsità, le descrizioni errate e la storia revisionista dipingono una narrazione completamente fuorviante”, ha dichiarato la presidente di SpaceX Gwynne Shotwell, rispedendo le accuse al mittente: “Continuo a essere stupita da ciò che questo straordinario gruppo di persone riesce a realizzare ogni giorno, anche in mezzo a tutte le forze che agiscono contro di noi. Ed Elon è uno dei migliori esseri umani che io conosca”.