Il servizio di mappe di Apple sull’iPhone 5 mette i guidatori a “potenziale rischio di vita”. O quanto meno, questo succede nello Stato australiano di Victoria, dove si sono verificate situazioni pericolose per chi stava usando il sistema di mappatura che gira sul software iOS.
In particolare alcuni motociclisti, dopo aver seguito le indicazioni di Apple Maps, si sono persi nel Parco nazionale Murray-Sunset e sono stati costretti a girovagare per quasi un giorno senza cibo né acqua. Altri hanno dovuto camminare per lunghe distanze su terreni scoscesi per raggiungere un luogo dove il cellulare ricevesse il segnale. Secondo l’emittente Abc sei persone sono state portate in salvo dopo che si erano perdute a causa delle informazioni sbagliate.
“La polizia è estremamente preoccupata – si legge in un comunicato pubblicato nel sito web delle forze dell’ordine – perché all’interno del Parco non ci sono rifornimenti d’acqua e la temperatura può raggiungere anche i 46 gradi”.
Di conseguenza i poliziotti hanno chiesto ai guidatori di non seguire le indicazioni delle mappe e hanno contattato Apple affinché provveda a correggere gli errori.
È dall’uscita del nuovo map service che la Mela si è ritrovata al centro delle contestazioni. Apple aveva deciso di sbarazzarsi delle tradizionali app sviluppate su misura per lei da Google a favore del proprio software, ma l’applicazione “fatta in casa” era risultata subito un sostanziale fallimento: faticava a localizzare determinati posti e indirizzava gli utenti verso località sbagliate, tanto da spingere il Chief executive Tim Cook ad una rara ammissione pubblica sul fatto che “Apple aveva deluso le consuete aspettative degli utenti”.
In seguito alcune teste sono cadute: lo scorso 30 ottobre il gruppo fondato da Steve Jobs ha annunciato l’addio, a partire dal prossimo anno, di Scott Forstall, vice president responsabile del sistema operativo iOs. E il responsabile del map service per i dispositivi, Richard Williamson, è stato licenziato il 28 novembre.
Attualmente il colosso tecnologico statunitense starebbe incontrando “esperti di mappatura” e sollecitando il produttore di navigatori Tom Tom, che aveva fornito cartografia e contenuti ad Apple, ad aiutarlo a rielaborare i dati.