La Russia ha aperto un’indagine antitrust su Apple dopo la denuncia della società di cybersecurity Kaspersky Lab: l’ipotesi su cui lavora l’autorità sulla concorrenza Fas è che l’azienda americana sia colpevole di abuso di posizione dominante nelle app per smartphone. Apple replica di aver bandito alcune applicazioni dall’App Store perché pericolose per la privacy degli utenti. Lo riporta il Moscow Times.
Fas ha fatto sapere che sta verificando per quali motivi la nuova versione dell’applicazione di Kaspersky Lab chiamata Safe Kids (uno strumento di parental control per la navigazione sicura dei minori) sia stata esclusa dal sistema operativo di Apple: l’Os mantiene la versione non aggiornata e ciò degrada l’efficacia della app stessa, secondo Kaspersky.
La società di cybersecurity ha indicato al regolatore antitrust che Apple ha rilasciato la versione aggiornata (la 12) della propria app mobile per la navigazione sicura dei minori, Screen Time, che avrebbe funzionalità simili a quelle della app di Kaspersky. Il mancato inserimento della versione aggiornata di Safe Kids sarebbe dunque mirato, secondo la società russa, a favorire l’app della Mela a scapito della app concorrente.
Apple ha commentato di aver già reso noto, con un comunicato stampa del 28 aprile scorso, di aver rimosso dall’App Store diverse app per il parental control perché “mettono a rischio la privacy e la sicurezza degli utenti”. Queste app, secondo l’azienda americana, usano una tecnologia “altamente invasiva” di Mobile device management e tale utilizzo in un’applicazione rivolta ai consumatori rappresenta una violazione delle regole dell’App Store.
Kaspersky Lab ha ribattuto che dalle linee guida del negozio di applicazioni della Mela si deduce che un uso ristretto del Mobile device management è comunque possibile ma senza che sia chiaro entro quali limiti e come si possa ottenere l’autorizzazione da Apple. Inoltre, secondo Kaspersky i requisiti imposti da Apple limitano la capacità di competere per gli sviluppatori terzi.