Apple Pay, il sistema di mobile payment di Cupertino, è in arrivo nei negozi degli Stati Uniti, secondo quanto riporta un leak, la funzione per pagare con lo smartphone e tablet nei negozi sarà attivata, per utenti e commercianti, sabato 16 ottobre. Lo rivela una nota interna della Walgreens, una società di farmacie online che è tra i partner di Apple, come altri 220mila negozi tra cui grandi marchi, come Disney, Starbucks, McDonalds, e società come Uber e Groupon.
Ed è il mezzo con cui Apple, forte degli 800 milioni di utenti di iTunes e dell’Apple Store, e di alleati come Visa, Mastercad e American Express, punta al mercato in crescita del proximity payment. Per fare concorrenza a PayPal, al card reader di Amazon, a Google Wallet e alla startup Square, del co-fondatore di Twitter Jack Dorsey. E questa sarà la spinta che farà decollare la tecnologia Nfc, con cui funziona Apple Pay, sottolinea il Wall Street Journal, una tecnologia presente da dieci anni ma che al momento non è ancora diventato d’utilizzo su larga scala. Lo diventerà per prima cosa perché è già diventata uno standard sugli iPhone 6. Lo fanno notare le statistiche, nell’analisi stilata da Business Insider Intelligence: “Il mobile payment sta per esplodere, e alla guida di questo mercato ci sarà Apple perché ha fatto diventare il pagamento digitale mainstream”, osservano gli analisti.
Il mobile payment avrà una crescita del 154% (Carg), per un valore di 189 miliardi di dollari entro il 2018. La crescita di questi sistemi sarà talmente esplosiva, spiega il rapporto, che i pagamenti “classici” alle casse scenderanno fino al 4% negli Usa, entro quattro anni. Se solo il 6% degli americani pagato nei negozi con sistemi digitali, questa percentuale crescerà fino all’8% quest’anno con l’introduzione del sistema Apple Pay. Da rilevare che a produrre questo incremento è in particolare la generazione digitale dei millennials (18-34 anni). Il 58% degli intervistati, ha dichiarato che ”assolutamente userà Apple Pay” e il 21% di loro ha risposto che utilizzerà “un mix con altri sistemi di pagamento mobile”. Il 7% ha detto che “non gli importa perché non ha un iPhone” e il 6% che non userà il mobile payment di Apple.
E’ rilevante come l’8%, che non è una cifra particolarmente alta, ha dichiarato che non si sente sicuro ad utilizzare Apple Pay. D’altra parte, il fattore sicurezza è uno dei più grandi freni allo sviluppo dei sistemi di mobile payments, rileva in una analisi la Federal Reserve Usa. E infatti, gli utenti di Apple sono quelli che spendono di più online, rispetto ai sistemi di Windows e Android. Una media di 228 dollari da Mac rispetto a 187 dollari da Window Pc. E da iPad 167 dollari rispetto ai 127 di Kindle Fire. Da iPhone 129 dollari di shopping online, rispetto ai 120 di Android Phone e 107 di Windows Phone. Segnali, rileva l’analisi, che la standardizzazione sugli iPhone farà decollare il mobile payments.