Una situazione che non si registrava da anni e che rischia di ribaltare la classifica mondiale della capitalizzazione societaria. Apple ha perso lo scettro di regina mondiale a favore di Aramco che balza al primo posto. Dopo la vetta dei 3mila miliardi raggiunta dalla Mela a inizio anno, uno scarto di mille miliardi sulla seconda classificata Aramco, lo storico sorpasso: Apple si attesta a 2.410 miliardi contro i 2.430 messi a segno dalla compagnia nazionale saudita di idrocarburi che con una produzione di più di 10 milioni di barili al giorno è tra le più grandi compagnie petrolifere al mondo.
A zavorrare la posizione di Apple gli effetti del conflitto in Ucraina e la prima stretta della Fed dalla pandemia che sono costati alla Mela una perdita del 16% mentre i titoli di Aramco hanno guadagnato il 27%. Apple non è l’unica tech company a soffrire in Borsa: in picchiata la valorizzazione di Microsoft, Alphabet, Amazon e Meta (Facbook) mentre si assiste a una controtendenza per le aziende petrolifere e del comparto Oil & Gas. In ascesa Exxon Mobil, Shell e Total Energies che pur non comparabili per valore con le big tech americane chiudono tutte con il segno più.
Le più grandi aziende tecnologiche al mondo hanno perso oltre 1 trilione di dollari di valore nelle ultime sessioni di trading da quando a inizio maggio la Federal Reserve ha alzato il tasso di interesse. Gli investitori stanno progressivamente virando verso aziende considerate meno a rischio incluse quelle legate ad esempio al settore alimentare.