Apple ha un tesoretto di 210,6 miliardi di dollari in contanti, secondo l’ultima trimestrale dell’azienda, ma nel tempo intende diventare net-cash-neutral. Intanto l’azienda si prepara a prendere in prestito dal mercato obbligazionario (con l’emissione di nuovi corporate bond) per la prima volta da novembre 2017, quando c’è stata la riforma del settore negli Usa (all’inizio del 2018). La manovra aveva permesso ad Apple di far rientrare negli Usa centinaia di miliardi di dollari di contante che aveva accumulato all’estero con un livello fiscale più basso. È stata la fonte di finanziamento per il progetto di far tornare 175 miliardi di dollari agli azionisti.
Apple sta pianificando di utilizzare i proventi dai bond per “scopi aziendali generali” che includono il riacquisto di azioni, il pagamento di dividendi, il finanziamento per capitale di lavoro e acquisizioni.
Prendere in prestito del denaro negli Usa è molto economico adesso. I buoni a 10 anni offrono attualmente un rendimento tra i più bassi di sempre, all’1,47%. Il che significa che le obbligazioni di Apple potrebbero essere interessanti per gli investitori in cerca di rendimenti più elevati. Apple vorrebbe di raccogliere tra i 4 e i 5 miliardi di dollari secondo Dow Jones.
Apple ha una montagna di contante in mano: 210,6 miliardi di dollari, in calo del 26% rispetto al primo trimestre del 2018 quando aveva raggiunto il picco di quota 285,1 miliardi di dollari. Inoltre ha altri 98,3 miliardi di dollari in debito alla fine di giugno. Apple ha annunciato ad aprile che avrebbe incrementato il suo programma di buyback azionario di 75 miliardi di dollari e che avrebbe aumentato il suo dividendo trimestrale per gli azionisti del 5%. Tra gli investimenti che l’azienda sta portando avanti all’interno degli Usa c’è la costruzione di un nuovo campus aziendale a Austin, in Texas, dal valore di un miliardo di dollari.