La App Store è finita sotto attacco dei pirati informatici in Cina. Lo ha confermato l’azienda di Cupertino, secondo cui i pirati informatici hanno inserito un malware in alcune applicazioni per iPhone e iPad per convincere gli utenti a usare versioni contraffatte del software sviluppato dalla Apple. Il programma usato dagli hackers si chiama XcodeGhost e permetterebbe di ottenere dati dai dispositivi mobili. La Mela ha però già rimosso gli oltre 300 programmi infetti.
L’attacco viene considerato il primo su larga scala nei confronti del gruppo di Tim Cook. Tra le applicazioni infettate dal virus ci sono alcune tra le più popolari in Cina, come la piattaforma di messaggistica istantanea di WeChat e quelle relative ai locali servizi di taxi a chiamata, che sono già state rimosse dall’App Store. Il gruppo fondato da Steve Jobs ha poi confermato di essere già al lavoro con gli sviluppatori per ricostruire le app infettate dal virus. Non è il primo attacco ai danni della Apple da parte di hacker cinesi: agli inizi di settembre, i pirati informatici attraverso un malware noto come “KeyRaider”, erano entrati in possesso di 225mila account Apple, la maggiore parte dei quali in Cina, prima di essere scoperti dal gruppo di sicurezza informatica Palo Alto Networks, che avevano individuato attività inusuali su un alto numero di dispositivi mobili.