Apple chiude il primo trimestre 2015 registrando una forte crescita, con l’utile netto che ha segnato un + 33% e i risultati che hanno superato le attese del mercato, grazie anche alle vendite dei nuovi modelli di iPhone, in controtendenza rispetto a un mercato degli smartphone in rallentamento, e al rafforzamento della casa di Cupertino sul mercato cinese. L’unico neo è il trend negativo registrato dal mercato degli iPad, che nell’ultimo trimestre, secondo le rilevazioni di BI Intelligence, sono scese del 23% anno su anno, arrivando a 5,43 miliardi di ricavi, sotto di quelli dei Mac che hanno registrato 5,6 miliardi di fatturato.
Nel dettaglio, l’utile netto nel trimestre che si è chiuso il 28 marzo è di 13,57 miliardi di dollari, contro i 10,22 miliardi dell’anno precedente. L’Eps, in conseguenza anche del buy-back in corso, è salito dagli 1,66 dollari pre-frazionamento azionario a 2,33 dollari, sopra ai 2,16 dollari del consenso di Thomson Reuters.
Crescita a doppia cifra anche per i ricavi, che registrano un + 27% a 58,01 miliardi, contro i 56,1 attesi. Il margine lordo si è attestato al 40,8%, battendo anche in questo caso le aspettative, che indicavano una forbice tra il 38,5% e il 39,5%. Per i tre mesi in corso l’azienda prevede un margine lordo tra 38,5% e 39,5%, mentre i ricavi sono attesi tra 46 e 48 miliardi.
Apple ha inoltre annunciato la propria decisione di aumentare la somma destinata alla remunerazione degli azionisti, che passa da 130 miliardi a 200 miliardi di dollari, facendo crescere il dividendo trimestrale dell’11% a 52 centesimi per azione e il piano di buy-back da 90 a 140 miliardi. Anche se impegnata nel piano di buyback, al 28 marzo la liquidità di Apple si è attestata a 193,5 miliardi di dollari a fronte dei 178 miliardi di fine dicembre.
A spingere i conti dell’azienda fondata da Steve Jobs sono i numeri generati sul mercato mondiale dalle vendite degli iPhone: nei primi tre mesi del 2015 ne sono stati venduti 61,17 milioni di esemplari, il 40% in più rispetto allo stesso periodo del 2014, e quasi 5 milioni in più rispetto a quanto previsto dagli addetti ai lavori. Ma senza infrangere il record di 74,5 milioni che risale all’ultimo trimestre 2014.
La particolarità rilevata dagli analisti che è Apple, con gli ultimi modelli di smartphone, riesce a guadagnare quote di mercato nonostante la decisione di aumentare i prezzi. Ma un altro dei “segreti” del successo della casa di Cupertino è nel mercato cinese, dove gli iPhone iniziano a penetrare con prepotenza, aprendo all’azienda un mercato dalle grandi potenzialità. A dimostrarlo sono i ricavi riferiti all’area della Cina, estesi a Hong Kong e Taiwan, che registrano un +71%, portando l’area a diventare il secondo mercato del colosso Usa dopo gli Stati Uniti, sorpassando così l’Europa.