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Apple trova la quadra con la Ue sul “tap & go”



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La società consentirà l’accesso gratuito alla tecnologia Nfc ai fornitori di servizi di mobile wallet di terze parti per 10 anni. Intanto nel mirino dell’Europa finisce il colosso del porno online Xnxx: deve rispettare le regole Dsa

Pubblicato il 11 lug 2024



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La Commissione europea ha accettato le garanzie fornite da Apple per risolvere le preoccupazioni espresse dopo il rifiuto di Cupertino di concedere ai suoi concorrenti l’accesso alla tecnologia Nfc, o “tap and go”, utilizzata per i pagamenti contactless con gli iPhone nei negozi. In particolare, Apple si è impegnata a consentire ai fornitori di servizi di mobile wallet di terze parti di accedere gratuitamente all’uso della tecnologia Nfc dei dispositivi con sistema operativo iOs, senza dover utilizzare Apple Pay o Apple Wallet. Gli impegni del colosso americano degli iPhone sono ora “legalmente vincolanti” in base alle regole antitrust dell’Unione, come informa la Commissione Ue. Apple dovrà rispettare quanto garantito per 10 anni.

L’attuazione degli impegni sarà monitorata da un fiduciario di controllo nominato da Cupertino che riferirà alla Commissione per lo stesso periodo di tempo.

Caso Apple Pay, l’Ue accetta gli impegni della Mela

Apple consentirà l’accesso all’Nfc in modalità Host card emulation (“Hce”), che consente di memorizzare in modo sicuro le credenziali di pagamento e di completare le transazioni utilizzando l’Nfc, senza fare affidamento su un elemento sicuro all’interno del dispositivo”, si legge in un comunicato. L’azienda di Cupertino applicherà una procedura e dei criteri di idoneità “equi, oggettivi, trasparenti e non discriminatori” per concedere l’accesso alla tecnologia Nfc agli sviluppatori di app per mobile wallet di terze parti.

Gli impegni dovranno essere applicati a tutti gli sviluppatori di app mobili di terze parti con sede nello Spazio economico europeo – che comprende l’Ue e Regno Unito, Norvegia e Liechtenstein.

Tra gli obblighi che Apple ha offerto c’è anche l’istituzione di un meccanismo di monitoraggio e un sistema di risoluzione delle controversie separato per consentire una revisione indipendente delle decisioni della Mela che limitano l’accesso.

Le preoccupazioni dell’Antitrust europeo

Apple Pay è il mobile wallet di Apple utilizzato per consentire agli utenti iPhone di pagare con i loro dispositivi nei negozi e online. Gli iPhone di Apple funzionano esclusivamente sul sistema operativo iOs di Apple e Apple controlla ogni aspetto del suo ecosistema, comprese le condizioni di accesso per gli sviluppatori di portafogli mobili. La Commissione ha rilevato che Apple ha un significativo potere di mercato nel mercato dei dispositivi mobili intelligenti e una posizione dominante sul mercato dei mobile wallet in-store su iOs, essendo Apple Pay l’unico mobile wallet che può accedere all’hardware e al software Nfc su iOs per effettuare pagamenti nei negozi, poiché Apple non lo rende disponibile agli sviluppatori di terze parti.

Di qui l’apertura di un’indagine da parte della Commissione, già nel 2022, che ha concluso preliminarmente che Apple ha abusato della sua posizione dominante rifiutando di fornire l’ingresso Nfc su iOs agli sviluppatori di mobile wallet concorrenti. Questo rifiuto esclude i rivali di Apple Pay dal mercato e può violare l’articolo 102 del trattato sul funzionamento dell’Unione europea (“Tfue”), che vieta l’abuso di posizione dominante.

Che cosa cambia per gli utenti iOs

Con i nuovi impegni assunti da Apple e accettati da Bruxelles, agli utenti sarà consentito di impostare facilmente un’app di pagamento Hce come app predefinita per i pagamenti nei negozi e di utilizzare funzionalità pertinenti come Field detect – che apre l’app di pagamento predefinita dell’utente quando un iPhone bloccato viene presentato a un lettore Nfc – , Double-click – che avvia l’app di pagamento predefinita quando si fa doppio clic sul tasto laterale o sul tasto home del telefono – e strumenti di autenticazione come Touch Id, Face Id e passcode del dispositivo.

Gli impegni dovranno essere applicati a tutti gli utenti iOs con un Id Apple registrato nello Spazio economico europeo (See). Gli obblighi si estendono anche quando gli utenti viaggiano temporaneamente al di fuori del See.

Dsa, le piattaforme “big” salgono a 25

Separatamente, la Commissione europea ha formalmente designato Xnxx come piattaforma online di dimensioni molto grandi (Vlop) ai sensi della legge sui servizi digitali, Dsa.

Xnxx è una piattaforma di contenuti per adulti con una media di oltre 45 milioni di utenti mensili nell’Unione europea. Questo numero di utenti, che Xnxx ha comunicato alla Commissione, è superiore alla soglia Dsa per la designazione come Vlop. A seguito della designazione come Vlop, Xnxx dovrà conformarsi alle norme più rigorose previste dalla legge sui servizi digitali entro quattro mesi dalla sua notifica (ossia entro metà novembre 2024). Tali obblighi comprendono l’adozione di misure specifiche per responsabilizzare e proteggere gli utenti online, impedire ai minori di accedere a contenuti pornografici online, anche con strumenti di verifica dell’età, fornire ai ricercatori l’accesso ai dati accessibili al pubblico e pubblicare un archivio di annunci pubblicitari.

Xnxx deve inoltre valutare e attenuare opportunamente eventuali rischi sistemici derivanti dai suoi servizi, quali i rischi connessi alla diffusione di contenuti illegali, o gli effetti negativi sul benessere mentale e fisico dell’utente. La piattaforma designata deve presentare la prima relazione di valutazione dei rischi entro metà novembre 2024.

Dal 17 febbraio 2024 tutte le piattaforme online, tra cui Xnxx, devono già rispettare gli obblighi generali previsti dal Dsa. La nuova designazione illustra come la Commissione continui a monitorare attentamente gli sviluppi del mercato, sottolinea l’esecutivo Ue. Nel dicembre 2023 Bruxelles aveva già designato altre tre piattaforme di contenuti per adulti, Pornhub, Stripchat e Xvideo. La designazione odierna porta a 25 il totale delle Vlopse designate ai sensi della legge sui servizi digitali.

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