L’assemblea dei soci di Retelit dà semaforo verde a maggioranza a bilancio 2018, dividendo, piano di buyback e a quello di incentivazione azionaria a lungo termine (Lti) 2019-2021 per il presidente Dario Pardi e il Ceo Federico Protto, e alla relazione sulla remunerazione.
Assemblea combattuta, durata quasi cinque ore per le svariate domande dei soci. Fiber 4.0, la cordata che fa capo a Raffaele Mincione, cresce in Retelit al 13,76% rispetto al precedente 12,82% e ha votato a favore di bilancio, dividendo e contro il buy back, astenendosi invece su piano Lti e remunerazione. A favore delle mozioni gli altri due soci forti di Retelit, i libici di Bousval (con il 14,6%) e i tedeschi di Axxion (con il 9,9%). L’imprenditore veneto Alberto Pretto, che si è presentato in assemblea con poco più del 7% e l’anno scorso si era schierato con Mincione, si è astenuto sul bilancio e ha votato contro su tutto il resto.
Il Gruppo chiude il bilancio 2018 con un utile d’esercizio a 10,1 milioni, rispetto ai 11,4 milioni del 2017. I ricavi si attestano a 73 milioni, in crescita dell’11,6%, rispetto ai 65,4 milioni dell’esercizio precedente grazie all’incremento dei servizi di telecomunicazione e alla cessione di infrastruttura in contratti Iru (diritti irrevocabili d’uso). L’Ebitda è stato pari a 32,4 milioni in crescita del 20,6% rispetto al corrispondente valore del 2017 pari a 26,9 milioni, con un Ebitda margin del 44,5% in crescita rispetto al 41,2% del 2017. La crescita è stata possibile anche grazie all’incremento dei ricavi e al miglioramento del suo mix anche dovuto alla commercializzazione del sistema in cavo sottomarino AAE-1.
I ricavi della Capogruppo Retelit hanno registrato una crescita pari al 40% posizionandosi a 8,8 milioni rispetto ai 6,3 milioni registrati nel 2017. Il risultato operativo è in peggioramento rimanendo negativo per 4,2 milioni rispetto al risultato negativo di 2,4 milioni del 2017. L’utile netto complessivo di periodo è pari a 4,5 milioni rispetto ai 9,6 milioni del 2017 grazie alla distribuzione di dividendi da società controllate per 10,3 milioni.