Apps per smartphone: la nuova sfida delle compagnie aeree

Secondo l’Airline IT Trends Survey 2010 di Sita in forte crescita l’uso di Internet e cellulari: nel 2013 l’86% delle airline company offrirà applicazioni per smartphone

Pubblicato il 24 Giu 2010

Nonostante la crisi globale del comparto aereo, il 56% delle
compagnie di bandiera a livello mondiale dichiara di attendersi un
incremento negli investimenti in IT il prossimo anno, mentre
soltanto il 10% è convinto che ci sarà un peggioramento dei costi
in innovazione tecnologica. E' quanto emerge dall'Airline
IT Trends Survey 2010, presentato in occasione dell'Air
Transport It Summit a Bruxelles, organizzato da Sita, specialista
nella fornitura di soluzioni IT e servizi di comunicazione per
l'industria del trasporto aereo.

L'indagine, che ha coinvolto 129 compagnie aeree mondiali, ha
evidenziato che nel 2010 circa l'1,8% del totale complessivo
dei ricavi sarà impiegato per attività di IT ed è prevista una
crescita di attività di acquisto di biglietti aerei attraverso
telefoni cellulari e internet dall'attuale 18% al 70% nel 2013.
In crescita anche la possibilità di effettuare il check in online
o tramite mobile, che dovrebbe passare dal 2% di quest'anno al
12% del 2013. I telefoni cellulari, ed in particolare gli
smartphone, diventeranno uno strumento essenziale per i viaggi
aerei entro il 2013: l'86% delle compagnie aeree offrirà
comunicazioni e pianificazione di volo con applicazioni per
cellulari di ultima generazione.

"Dopo gli ultimi due anni incredibilmente difficili, le
compagnie aeree vedono qualche spiraglio in alcune delle voci di
bilancio. Per questo motivo, si stanno accelerando i progetti IT
che promettono un rapido ritorno sugli investimenti e una forte
riduzione dei costi – sottolinea Paul Coby,
chairman del board Sita -. La maggior parte delle compagnie punta
ad estendere le proprie partnership con fornitori strategici in IT,
come Sita. L'outsourcing quindi è un passo essenziale per
implementare i servizi tecnologici". Gli fa eco
Francesco Violante, Ceo di Sita, secondo il quale
"i risultati di quest'anno ci dicono che c'è un clima
di crescente fiducia delle imprese. Le compagnie aeree stanno
investendo in IT per fornire funzionalità ai loro clienti, sia
tradizionali sia online, con la creazione di ulteriori canali di
mercato, al fine di aumentare il livello di vendite ora che la
distribuzione online è diventata universale".

Al fine di incrementare le vendite online, le compagnie aeree hanno
stabilito, tra le loro priorità, la realizzazione di nuove
funzionalità sui propri siti web, ad esempio con innovativi
strumenti di shopping online (il 61% delle società intervistate ha
già applicato questa modalità). Il 52% darà informazioni per
modificare, cancellare e/o riprenotare un volo, il 51% nuove
funzionalità per i frequent flyer. Complessivamente, nel 2013,
l'intenzione è quella di ridurre i passeggeri smistati
attraverso il check in tradizionale dal 50,7% al 28,9%,
implementando i piani di investimenti per i "Kiosk check
in" e favorendo il web check in, che crescerà dal 21,6% al
35,5%.

L'indagine conferma una forte ambizione tra le compagnie aeree
per implementare tecnologie di virtualizzazione, con la priorità
per le infrastrutture It: il 40% delle compagnie ha già creato un
ambiente virtuale e questo dovrebbe salire all'85% entro il
2013. Software specializzati per le esigenze dei passeggeri in
modalità mobile e la virtualizzazione del desktop sono i prossimi
passi di questa transizione tecnologica. Allo stato attuale,
inoltre, le compagnie aeree vendono quasi il 41% di biglietti
direttamente al pubblico; di questi, il 25,8% attraverso internet e
il restante tramite call center (10,7%) e interlining, ovvero la
possibilità di combinare, su un unico titolo di viaggio, più
segmenti di volo operati da vettori diversi (4,3%). Le compagnie
mondiali intendono portare il loro livello di vendite dirette fino
al 55,1% entro il 2013. Mentre le vendite attraverso i call center
delle compagnie aeree e interlining rimarranno in gran parte
statica, il canale di vendita diretta attraverso i siti web
passeranno al 37,9%.

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