IL WORKSHOP

Battiston (Asi): “L’industria spaziale si muova in ottica di filiera”

Prima edizione degli Stati generali delle aziende dell’aerospaziale. Il presidente Battiston: “Dobbiamo puntare all’eccellenza nella componentistica”. In arrivo un bando sulle tecnologie chiave per le missioni spaziali del futuro

Pubblicato il 22 Gen 2016

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“Giornate come queste sono fondamentali per poter affrontare una competizione internazionale sempre più difficile: abbiamo bisogno di confrontarci, di sapere su quali e quante risorse, competenze ed eccellenze possiamo contare”. Lo ha detto Roberto Battiston, presidente dell’Agenzia spaziale italiana, durante i lavori del primo “Workshop sulla componentistica nazionale per lo Spazio”, che si è svolto a Roma, nella sede dell’Asi, sotto il coordinamento dell’unità Tecnologie e Ingegneria guidata da Roberto Formaro.

Asi – spiega Formaro – avvierà una programmazione nazionale per lo sviluppo di una piattaforma satellitare ad alta tecnologia e, allo stesso tempo, un Bando per lo sviluppo di componentistica a bassa maturità tecnologica”. Questo Primo Bando sarà rivolto all’intera filiera (ricerca, istituzioni e piccole, medie e grandi imprese, e sarà finalizzato alla individuazione di tecnologie-chiave per le grandi missioni del futuro.

All’evento hanno preso parte 280 iscritti e 22 espositori di hardware, con 42 presentazioni articolate in sei sessioni tematiche, per mettere a confronto con istituzioni e mondo della ricerca il settore italiano dei componenti elettrici ed elettronici, “cui fa capo – si legge in una nota dell’Asi – un ampio e variegato, per dimensioni e fatturato, ventaglio di aziende produttrici di beni e servizi ad alto valore aggiunto, non solo in ambito aerospaziale”.

“Questi – ha aggiunto Battiston – sono gli Stati generali di un percorso che tra di noi è già cominciato: la sfida non è solo riuscire ad arrivare all’autonomia, ma all’eccellenza nei componenti. Ed è una sfida possibile solo se diventa una sfida di filiera”.

Il punto di partenza del summit è che, per mantenere la leadership che l’Italia ha nelle attività spaziali europee insieme a Francia e Germania, siano indispensabili continui e ingenti investimenti sia governativi sia privati negli sviluppi tecnologici. Allo stesso tempo, spiega Asi, per fronteggiare i sempre più ridotti budget, è necessaria una leadership decisionale e di indirizzo unita a un coordinamento sistemico in grado di elaborare road map per orientare gli investimenti secondo linee di sviluppo sostenibili.

“La componentistica – conclude Formaro – è una parte essenziale, talora maggioritaria, di tutti i sistemi spaziali, e anche in termini economici ha un peso e un’importanza assolutamente strategici. L’impegno di Asi è particolarmente rivolto al dialogo tra l’industria e la ricerca, con il coinvolgimento anche di prestigiosi istituti come l’Enea o l’Infn, incentrato sugli effetti delle radiazioni cosmiche sia sulla componentistica che sul corpo umano”.

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