Asse Italia-Iran sulla ricerca scientifica e tecnologica. È stata inaugurata oggi a Teheran la prima edizione dell’Iran-Italy Science Technology and Innovation Forum, un ampio programma di internazionalizzazione dei sistemi di ricerca e innovazione che rappresenta anche una piattaforma per rilanciare gli scambi scientifici, economici e culturali tra Italia ed Iran.
Dopo la fine delle sanzioni economiche, il Forum rappresenta un’azione di diplomazia scientifica, una piattaforma permanente di connessione tra le università, i centri di ricerca, i parchi scientifici e le imprese innovative. Il programma è coordinato da Città della Scienza per conto del Miur e del ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, in collaborazione con il Cnr e Confindustria.
La delegazione italiana, guidata dalla ministra dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, Valeria Fedeli, è composta da circa 200 esperti in rappresentanza di 150 realtà tra cui il Cnr, decine di università, i maggiori enti di ricerca del nostro Paese e numerose imprese e start up italiane. La sezione b2b ha visto 49 tavoli per un totale di 400 incontri complessivi, mentre il Fablab di Città della Scienza è presente con uno stand congiunto con il Fablab di Teheran.
Oltre 600 le realtà iraniane coinvolte nei due giorni di lavori del Forum. Accanto al sistema della ricerca e dell’industria, particolarmente importante è la presenza di due regioni fortemente attive sui temi dell’internazionalizzazione e dello sviluppo economico innovativo. Erano presenti all’inaugurazione l’assessore regionale allo Sviluppo Economico della Regione Lazio, Guido Fabiani, e l’assessore all’Innovazione, Start up ed Internazionalizzazione della Regione Campania, Valeria Fascione.
Il ministro della Scienza e della Tecnologia iraniano, Mohammad Farhadi, ha sottolineato che “con la scelta di avviare un vero piano di cooperazione bilaterale, l’Italia lancia un concreto ponte di pace in un’area geografica colpita da guerra ed instabilità a dimostrazione di come sia possibile invertire le tendenze e lavorare per la pace”.
Per la ministra Valeria Fedeli “il Forum rappresenta il momento di punta di un programma più ampio che, attraverso una piattaforma stabile di lavoro, coordinata da ‘Città della Scienza’ di Napoli, consentirà a università, centri di ricerca e imprese a forte impatto innovativo di realizzare uno scambio costante implementando la cooperazione scientifica e tecnologica tra i due Paesi”. “Questo Protocollo viene oggi rinnovato ed ampliato mediante la firma da parte del ministro Farhadi e mia di una dichiarazione congiunta con l’esplicita menzione, tra l’altro, delle tematiche relative all’innovazione che caratterizzano il Forum Italo-Iraniano – ha spiegato Fedeli – Quella che oggi stiamo inaugurando è una tappa importante del percorso congiunto italo-iraniano e, al tempo stesso, una tappa molto singolare. Il Forum è rivolto a ricercatrici e ricercatori, imprenditrici ed imprenditori, maker, startupper e a tutti i soggetti del mondo della ricerca, dell’impresa e dell’innovazione interessati a processi di internazionalizzazione e collaborazione con l’Iran. I settori della manifestazione sono stati definiti incrociando quelli indicati nelle linee-guida nazionali del Programma Nazionale per la Ricerca, il PNR, e quelli prioritari per il governo iraniano fra i quali le Scienze della Vita, le Biotecnologie, l’Agroalimentare, la Chimica Verde, l’ctT di Nuova Generazione, le Tecnologie per la protezione dell’Ambiente ed Energie Rinnovabili, l’Archeologia e le tecnologie per i Beni Culturali, il Design ed industrie creative. Resto fermamente convinta – ha concluso la ministra – che occasioni come quella di oggi siano indispensabili per l’avanzamento della comunità della conoscenza e del sapere, per affrontare le sfide più difficili o, meglio, per dirla con uno dei più grandi poeti persiani che fu anche un grande scienziato, Omàr Khayyàm di Nishapùr, per elevare ‘la testa fino ai più alti orizzonti’”.
Vahid Ahmadi, vice ministro iraniano per la Ricerca e la Tecnologia, ha posto l’accento sui 4,5 milioni di studenti, di cui 100mila dottorandi, e i 39 Parchi scientifici iraniani, per mettere in evidenza quanto il Paese sia pronto alla cooperazione scientifica. “Questo forum – ha detto Ahmadi – deve favorire anche la ricerca applicata su temi cruciali come biomedicina, biotecnologie, medicina, energie sostenibili e archeologia”. All’interno della cornice degli accordi tra CNR e MSRT, Ahmadi ha sottolineato che “il terreno è fertile e deve essere arato anche in campi ambiziosi come astrofisica e astronomia o aerospazio. Ora bisogna spingere ulteriormente per la cooperazione tra le imprese per fare in modo che anche il lato commerciale ed economico della ricerca e della scienza possa crescere, sulla base delle diverse buone pratiche già in atto”.
L’Iran-Italy Science Technology & Innovation Forum è il primo evento dedicato all’internazionalizzazione ed allo scambio scientifico, tecnologico e commerciale tra il mondo della ricerca e dell’impresa italiano e quello iraniano. La manifestazione è il momento conclusivo di un lavoro più ampio che nasce con l’obiettivo di creare una piattaforma permanente di cooperazione ed internazionalizzazione tra Italia ed Iran promossa dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca italiano e dal Ministero della Scienza, Ricerca e della Tecnologia Iraniano.