TRUFFE IN RETE

Assicurazioni online, nel 2019 già scoperti 112 siti fake

L’Ivass segnala l’ennesimo caso di una piattaforma che ospita attività non regolari e fraudolente. Il presidente dell’Unc Massimiliano Dona: “Serve un intervento del legislatore per inasprire le pene e tutelare il consumatore”

Pubblicato il 28 Ago 2019

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La distribuzione di polizze assicurative tramite il sito www.agenzia-assicurativa.com è irregolare. A lanciare l’allerta è l’Istituto per la vigilanza sulle assicurazioni (Ivass), secondo cui le polizze ricevute dai clienti sono false e i relativi veicoli non sono assicurati. “Nel sito in questione”, spiega l’Ivass, “sono indicati i dati identificativi di un broker regolarmente iscritto al Registro Unico degli Intermediari (Rui), tenuto dall’Ivass, ma del tutto estraneo alle attività svolte tramite la piattaforma. L’intermediario ha segnalato i fatti all’autorità giudiziaria.

“L’Ivass ha segnalato oggi l’ennesimo sito internet irregolare che distribuiva polizze assicurative false. È un bollettino di guerra. A fronte di 50 siti irregolari individuati nel 2017 e dei 103 del 2018, quest’anno siamo già arrivati a 112 siti fake”. Lo afferma Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori. “È evidente che serve un intervento del legislatore, sia per inasprire le pene per questi truffatori, sia per tutelare il consumatore che in perfetta fede sottoscrive polizze false”, prosegue Dona. “Abbiamo depositato alla Camera e alla Commissione Trasporti, in occasione della discussione sulle modifiche al Codice della strada, una proposta che è rimasta lettera morta”, aggiunge Dona. “Serve una modifica dell’art. 193 del Codice, che fa di tutta un’erba un fascio e che fa scattare le stesse pesanti sanzioni pecuniarie sia per chi consapevolmente decide di non assicurare il proprio veicolo che per chi è vittima di una truffa. Va distinto, invece, chi agisce con dolo dall’incauto automobilista che, semmai, è responsabile di colpa per negligenza. Insomma, un conto è tutelare gli altri consumatori, mantenendo per tutti le regole in materia di confisca, fino al comprovato pagamento del premio di assicurazione, un conto è multare chi credeva suo malgrado di essere assicurato”, conclude Dona.

L’Ivass, dal canto suo, raccomanda di adottare le opportune cautele nella valutazione di offerte assicurative via internet o telefono (anche via WhatsApp), soprattutto se di durata temporanea. In particolare, l’Ivass consiglia ai consumatori di controllare, prima del pagamento del premio, che i preventivi e i contratti siano riferibili a imprese e intermediari regolarmente autorizzati e di consultare sul sito www.Ivass.it: gli elenchi delle imprese italiane ed estere ammesse a operare in Italia; il Registro unico degli intermediari assicurativi (Rui) e l’Elenco degli intermediari dell’Unione Europea; l’elenco degli avvisi relativi ai Casi di contraffazione, Società non autorizzate e Siti internet non conformi alla disciplina sull’intermediazione. L’Ivass sottolinea poi che i pagamenti dei premi effettuati a favore di carte di credito ricaricabili o prepagate sono irregolari e che sono irregolari anche i pagamenti effettuati a favore di persone o società non iscritte negli elenchi sopra indicati. I consumatori possono chiedere chiarimenti ed informazioni al Contact Center Consumatori dell’Ivass al numero verde 800486661 dal lunedì al venerdì.

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