Un piano in cinque punti per fare del digitale il pilastro della ripresa economica italiana: Assintel presenta al Governo il progetto “Oltre”. “Il digitale è fattore abilitante del sistema economico del Paese e deve servire per progettare una Nuova Economia che non può essere riconducibile all’esperienza pregressa: deve andare oltre”, sottolinea l’associazione presieduta da Paola Generali in occasione della presentazione del Report annuale in cui se da un lato si evidenzia la sofferenza delle imprese Ict in questo difficile 2020 dall’altro si stima la ripresa nel 2021.
Nei primi 9 mesi dell’anno quasi la metà delle aziende associate ha gestito al meglio le difficoltà, il 18,5% crescendo di fatturato, il 24% restando stabile. Le previsioni sul 2021 sono ottimistiche: per il 58,4% sarà in miglioramento, solo l’8,6% prevede un peggioramento. La conferma arriva anche dai dati di scenario di Idc Italia: un calo complessivo del fatturato IT italiano di quasi il -2%, una ripresa lenta nel 2021 e più marcata nel 2022, fino a superare il +3%.
Ancor più determinante “un’alleanza per il Paese che faccia perno sul Digitale, un approccio oltre i particolarismi economici e settoriali per andare oltre, una visione che abbracci e progetti una nuova economia nazionale”. “Trascendenza Digitale”, il nuovo mantra di Paola Generali. “Con il lockdown, la Digital Transformation è diventata in pochi mesi una necessità, forzando culturalmente aziende, Pubbliche Amministrazioni e persone ad adottare nuovi processi ed approcci digitali: ma si è lavorato in emergenza, senza una strategia di sistema, ora è arrivato il momento di costruirla”.
Gli anticorpi si chiamano investimenti – evidenzia Assinte: in primis nello sviluppo di business e nella ricerca (57,6%). “A poco sono serviti le misure economiche di sostegno alle imprese via via messe in campo dalle istituzioni: solo il 14% vi ha fatto ricorso e li reputa adatti alla loro situazione”.
Il programma “Oltre” di Assinel in 5 punti
1. ABBATTERE IL COSTO DEL LAVORO PER INCENTIVARE L’INNOVAZIONE
Decontribuzione totale per 5 anni sulle nuove assunzioni in ambito ricerca e sviluppo senza plafond e abbassamento del cuneo fiscale delle risorse già assunte.
2. FINANZIARE LA RIPROGETTAZIONE DEL BUSINESS: SERVE LIQUIDITÀ REALE AL SISTEMA DELLE IMPRESE
- Rivoluzionare l’approccio ai bandi, in cui favorire la compresenza di fornitori, fruitori e associazioni di categoria, con particolare riferimento alle MPMI
- Rendere automatico il finanziamento anticipato degli investimenti da parte delle banche a fronte dell’assegnazione di fondi a seguito della partecipazione ai bandi
- Inserire la cessione del credito anche per le attività di Ricerca e Sviluppo
3. LA RETE DELL’INNOVAZIONE: METTERE A SISTEMA I TERRITORI, LE ISTITUZIONI E LE ASSOCIAZIONI
- Creare tavoli permanenti a livello regionale e nazionale, integrando i lavori con le associazioni di categoria, che fanno da interpreti e catalizzatori delle esigenze delle aziende sul territorio
- Favorire la creazione di ecosistemi domanda-offerta che valorizzino le filiere del Made in Italy valorizzando le Mpmi, che rappresentano il 99% delle aziende Italiane
4. LA RIVOLUZIONE DELLE COMPETENZE DIGITALI: DEVONO DIVENTARE L’ASSET SU CUI INVESTIRE
- – Incentivare economicamente gli studi nei percorsi Stema
- – Creare programmi di studio allineati con le richieste del sistema aziendale
5. SBUROCRATIZZAZIONE: IL DIGITALE COME DRIVER PER L’EFFICIENTAMENTO DELLA RELAZIONE FRA LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE E LE IMPRESE
- – Completare l’interoperabilità delle banche dati per semplificare la relazione fra impresa e Pubbliche Amministrazioni
- – Rendere totalmente digitali tutti i servizi che la PA eroga alle imprese sia a livello Nazionale che Locale