Debutta oggi Assinteldigitale, la nuova verticalizzazione in seno
all’associazione nazionale delle imprese Ict di Confcommercio,
per rispondere alle aziende che si muovono nel mondo del web, della
comunicazione e del marketing digitale, del mobile,
dell’automotive, dei servizi e delle tecnologie che le
abilitano.
Resa possibile dalla recente entrata in vigore del nuovo statuto,
rimodellato per adeguare la struttura dell’associazione alle
rapide evoluzioni del mercato, Assinteldigitale, si legge in una
nota, "sarà una casa in 3D, in cui ogni D è costruita con
scopi specifici a partire dai bisogni delle aziende che la
abitano".
D per Definire: standard, criteri chiari dell’offerta, requisiti
minimi professionali, certificazioni, capitolati di fornitura,
contrattualistica. Perché il settore sconta il fatto di essere
recente e in continua evoluzione con un’assoluta mancanza di
standard di qualità, in cui tutti fanno tutto, a discapito di un
mercato limpido, concorrenziale e di qualità.
D per Diffondere una cultura consapevole della comunicazione
digitale, dell’utilizzo avanzato del web, del social marketing e
della tecnologia a loro supporto. Questo a vantaggio di un dialogo
migliore fra Domanda e Offerta, ma anche con la Pubblica
Amministrazione, che nei fatti parla ancora un linguaggio per lo
più analogico.
E infine D per Disegnare i trend e le prospettive del futuro
prossimo, perché il Made in Italy tecnologico, ricco di eccellenze
purtroppo disperse, possa costruirsi il giusto spazio di
protagonismo, così come già avviene nei settori più
tradizionali. "Ma vogliamo disegnare anche una rappresentanza
forte rispetto al mondo istituzionale, che troppo spesso relega
l’innovazione nel campo degli slogan", sottolina
l'associazione.
“Nel concreto i primi progetti sono ben delineati e vedranno la
luce già in autunno – annuncia Giorgio Rapari, presidente di
Assintel – Una community di confronto interno e di networking, che
potrà sviluppare progetti di filiera e reti d’impresa, anche in
ottica Expo, ad esempio".
Un gruppo di studio sulla contrattualistica, che metterà a
disposizione di tutti i soci entro l’anno un modello di contratto
ragionato, costruito a patchwork sulle esigenze specifiche del
prodotto/servizio offerto. Inoltre si avvierà la redazione di un
Libro Bianco sulla buona conduzione dei progetti che fanno perno
sulla digital communication, indispensabile per delineare criteri
certi di qualità e correttezza a vantaggio di una maturazione
consapevole della domanda.
Un’intensa attività di comunicazione per l’accreditamento del
brand e la visibilità delle aziende che ne fanno parte, con la
costruzione e la partecipazione a iniziative di
“acculturazione”e un filo diretto con i Media. Infine saranno
sviluppati su tutto il territorio nazionale i rapporti con le
istituzioni locali attraverso le Confcommercio territoriali, per
cominciare un dialogo con la PA e stimolare azioni di supporto e
finanziamento dell’innovazione anche nei tessuti imprenditoriali
locali.
“L’invito che rivolgo a tutte le aziende del settore – conclude
Rapari – è quello di essere curiose, di conoscerci, e di entrare a
far parte del gruppo: perché – ora è proprio il caso di dirlo
– l’unione digitale fa la forza!”.