L’ASSEMBLEA

Assosoftware, Bonfiglio Mariotti confermato alla presidenza

Le 70 aziende associate rinnovano il consiglio direttivo. Il chairman in carica per il prossimo triennio: “Lavorerò affinché il software gestionale rientri nel piano Industria 4.0”

Pubblicato il 24 Ott 2019

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Assosoftware rinnova il Consiglio direttivo e conferma alla presidenza Bonfiglio Mariotti. Alla carica di vicepresidente è stata eletta Laura Petroccia, mentre Vincenzo Ferrari ha ottenuto la delega per i rapporti istituzionali e Piefrancesco Angeleri quella per i rapporti con Confindustria.

Durante la riunione dell’Assemblea generale, a cui hanno partecipato più di 70 aziende, l’associazione ha nominato nel consiglio direttivo Pierfrancesco Angeleri (Wolters Kluwer Italia), Piermassimo Colombo (Kalyos), Enrica Eandi (Sistemi), Bonfiglio Mariotti (Bluenext), Mario Pedrazzini (Zucchetti), Laura Petroccia (Ads Automated Data Systems), Paolo Rosetti (ITWorking), Vincenzo Ferrari (Teamsystem), Lorenzo Battaglini (Centro Software), Angelo Bianco (Dylog) e Maurizio Cherubini (Albalog).

All’incontro hanno partecipato con i loro interventi Mario Carmelo Piancaldini dell’Agenzia delle Entrate e Gianluca Fabozzi di Sogei, che hanno fatto il punto sugli possibili ulteriori sviluppi della fatturazione elettronica e sul tema della trasmissione telematica e giornaliera dei corrispettivi, che interessa dal primo gennaio 2019 oltre 1.5 milioni di operatori del commercio, della ristorazione, del turismo e dell’artigianato. “Affinché i vantaggi della digitalizzazione del flusso di dati non siano solo per l’Agenzia delle Entrate – si legge in una nota di Assosoftware – sono necessari alcuni aggiustamenti rispetto all’attuale quadro tecnico: le nostre proposte sono state già portate all’attenzione degli uffici competenti”.

“Ho accettato il nuovo mandato triennale – afferma Mariotti – per dare continuità al lavoro intrapreso molti anni fa e che in questi ultimi anni ha visto crescere la nostra associazione sia in termini di adesioni sia in peso e autorevolezza nei rapporti con la funzione pubblica. Ad oggi sono 230 le imprese associate, con 25.000 dipendenti e oltre 5 miliardi di ricavi. Ci siamo conquistati credibilità e competenza con il presidio quotidiano dei nostri esperti ai diversi tavoli di lavoro con i Ministeri, Agenzia delle Entrate e Sogei e ci è riconosciuto, non sono io ad affermarlo ma tutti i nostri interlocutori, un ruolo privilegiato di supporto alla definizione di soluzioni praticabili, efficienti e tecnologicamente all’avanguardia, per portare a grandi passi il nostro Paese, la PA, le imprese, i professionisti sulla strada della digitalizzazione, imprescindibile passo per la competizione e la crescita. Possiamo affermare senza temere smentite che la fatturazione elettronica, anche con il grande lavoro di Sogei e Agenzia, non sarebbe potuta nemmeno partire senza il ruolo centrale che hanno assunto i nostri provider tecnologici, le nostre piattaforme informatiche e la capillarità dei nostri interventi sul territorio. Sono risultati (oltre un miliardo e seicentomila fatture elettroniche inviate da gennaio a ottobre) che oggi fanno dell’Italia una best practice a livello mondiale e un modello da seguire.” “Purtroppo – conclude Mariotti – sembra che questo paese sia sempre in emergenza e ritengo perciò doveroso continuare a portare la mia esperienza. Il programma dei prossimi tre anni ci vedrà ancora impegnati su importanti obiettivi: inserire già nella prossima legge di bilancio il software gestionale nel piano Industria 4.0, promuovere l’adozione dello Standard AssoSoftware per la FE non solo in Italia ma anche in Europa, favorire la creazione di uno standard di interoperabilità tra software e collaborazione applicativa tra software e anche dati pubbliche e privati, dialogare fattivamente con ordini e filiere”.

La giornata, conclude la nota di Assosoftware, è stata anche l’occasione per spiegare ai soci presenti il progetto in partnership con il Politecnico di Milano che consentirà per la prima volta la conoscenza puntuale dell’intero settore del software gestionale italiano. I valori in termini di fatturato e di occupazione, ma ancora più importante la copertura funzionale dei software che usano e possono usare i milioni di imprese del nostro paese, di quale aggiornamento tecnologico sono portatori e quale offerta di innovazione vera sono in grado di fare al nostro tessuto produttivo per aiutarlo ad essere protagonista in un mercato sempre più competitivo e complesso.

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